Una simulazione al computer, realizzata nel Politecnico di Zurigo da un gruppo guidato da Tim Lichtenberg, i cui risultati sono pubblicati su “Nature Astronomy Letters“, ha rivelato che la Terra deve la sua superficie solida e il clima favorevole alla vita a una pioggia di elementi radioattivi, generata da una supernova che si trovava nell’ambiente in cui si è formato il Sole.
I ricercatori hanno simulato la formazione di pianeti simili alla Terra a partire da blocchi di roccia e ghiaccio all’interno delle nubi di gas e polveri che circondano giovani stelle: la pioggia radioattiva avrebbe, ad esempio, consentito l’esistenza sulla Terra primitiva di un ciclo del carbonio, elemento base della chimica della vita, fondamentale anche per il clima.
La pioggia di elementi radioattivi innescata dall’esplosione di una supernova vicina al giovane Sole (e il loro successivo decadimento) ha riscaldato i corpi ghiacciati del disco protoplanetario, facendo evaporare parte della loro acqua e impedendo che venisse trasportata e inglobata nel pianeta nascente.