Ore di angoscia per gli alpinisti dispersi in Kashmir: si affievoliscono le speranze di ritrovare vivi Daniele Nardi e Tom Ballard

MeteoWeb

Ancora silenzio e angoscia, mentre il maltempo continua a non dare tregua e assottigliare la speranza. Le condizioni meteo avverse hanno impedito per un’altra giornata di avviare le ricerche dell’alpinista italiano Daniele Nardi e del suo compagno britannico Tom Ballard, di cui si sono persi i contatti da domenica scorsa in Kashmir mentre erano intenti a scalare un picco del Nanga Parbat, soprannominato ‘killer mountain’. Gli elicotteri, che sarebbero dovuti decollare dalla base di Skardu con a bordo l’alpinista basco Alex Txikon e i droni che servono per perlustrare le vie che teoricamente possono aver percorso i due scalatori, sono rimasti a terra a causa di fitte nevicate, nuvole a bassa quota e forti venti, come ha riferito lo staff di Nardi su Facebook.

Domani mattina le condizioni dovrebbero migliorare e tenteremo di nuovo. Ho parlato con Txikon, sempre molto d’aiuto“, ha scritto su Twitter l’ambasciatore italiano in Pakistan, Stefano Pontecorvo. Non ci si perde dunque d’animo ma ogni giorno che passa riduce le possibilità di trovare in vita i due scalatori. “Siamo in contatto sia con gli alpinisti al campo base che con il governo pakistano per decidere come procedere“, ha aggiunto lo staff di Nardi, che “in queste ore di particolare apprensione” ha ringraziato le istituzioni del governo italiano, in particolare l’ambasciatore Pontecorvo, e quelle pachistane, nonché l’agenzia privata Askari (gestore della concessione dei voli) “che stanno lavorando insieme per garantire il miglior funzionamento delle operazioni di ricerca di Daniele e Tom“.

In una successiva comunicazione della mattina italiana, lo staff ha informato che i piloti, con i permessi di volo approvati, sono rimasti in stand poiché le condizioni meteo non permettevano agli elicotteri di alzarsi in volo. “Rimaniamo fiduciosi che le operazioni possano riprendere al più presto”, si legge ancora nel post. Una corsa contro il tempo che non può permettersi intoppi, dopo quello che ha impedito ieri agli elicotteri di partire per la richiesta dell’agenzia Askari del pagamento anticipato della somma necessaria per i trasferimenti di personale dal campo base del K2 a quello del Nanga Parbat. Un ostacolo burocratico risolto, mentre la macchina della solidarietà si è messa in moto con una raccolta fondi. “Daniele non è solo un amico ma anche un fratello, una fonte di ispirazione per la sua determinazione, semplicità e soprattutto amore per la vita. Vogliamo ricambiarlo con un piccolo gesto e non lasciare nulla di intentato perché Tom e Daniele tornino a casa“, è scritto sulla pagina Facebook dello staff di Nardi.

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