Casalinghe: per molti è “un non lavoro, in realtà è il più difficile e pericoloso del mondo”

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Sono circa 600 mila le casalinghe coinvolte in incidenti domestici. Lo rivela lo studio “Faccende pericolose” dell’Anmil (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro).
Le casalinghe in Italia sono oltre 7 milioni, svolgono per circa 49 ore a settimana, il mestiere “più pericoloso del mondo”, compresi festivi e ferie. Se retribuito, varrebbe 3.045 euro al mese.

Tra gli ambienti, la cucina è risultato quello più a rischio (63% degli incidenti) seguono camera da letto (10%), soggiorno (9%), scale e bagno (8%). “Quello che a molti potrebbe sembrare in apparenza un non lavoro, rappresenta il mestiere piu’ difficile e anche piu’ pericoloso del mondo“, afferma il presidente dell’Anmil, Franco Bettoni.

Fratture (36% del totale), ustioni (18,5%) e ferite da taglio (15%) tra le lesioni più frequenti. Bettoni sottolinea che l’ultima legge di Bilancio “ha rivisto in meglio la normativa del 1999 che ha istituito l’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico“. La manovra ha innalzato il limite di eta’ da 65 a 67 anni e abbassato la soglia di invalidità, necessaria ad ottenere la rendita vitalizia, dal 27% al 16% oltre a introdurre un indennizzo una tantum per gli infortuni tra il 6% e il 15% (a fronte di un aumento dell’importo da 12,91 euro a 24 euro l’anno).
L’Anmil chiede ora di “estendere la tutela assicurativa per il lavoro domestico anche alle donne” e agli uomini occupati fuori casa per gli infortuni legati alla gestione della casa e della famiglia.

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