Il diabete e l’importanza dell’alimentazione: ecco come combatterlo a tavola

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La diffusione del diabete in tutto il mondo è già nel 2017 di proporzioni epidemiche con una stima di 425 milioni di adulti malati (20-79 anni). Oggi un terzo della popolazione adulta è a rischio diabete. L’importanza dell’alimentazione nelle malattie metaboliche, ed in particolare nel diabete di tipo 2, è certamente ben nota e spesso associata alla necessità di rinunciare ai piaceri della tavola a favore di un’alimentazione sana, ma talora poco gustosa. Questo progetto ha l’obiettivo di smantellare questo luogo comune e supportare gli specialisti nel divulgare informazioni sulle corrette pratiche quotidiane, dall’aderenza alle prescrizioni dietetiche, alle raccomandazioni e agli utili consigli.

IL LIBRO – Il progetto si nutre di un impianto grafico di grande appeal, un formato quadrato 20×20 teso a valorizzare sia la parte scientifica sia la parte di colore e creativa delle ricette proposte da Heinz Beck. L’entità del problema e il ruolo dell’iperglicemia postprandiale nel contributo del Professor Antonio Ceriello del Dipartimento Diabetologia IRCCS Multimedica Milano precede l’attenta analisi del Prof. Gabriele Riccardi, Ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo Univetsità Federico II Napoli –  su di una sana e corretta alimentazione nella terapia del diabete mellito di tipo 2.

Inoltre, la prestigiosa partecipazione dello Chef “Tristellato” Heinz Beck, dottore in bioenergie naturali, porta con il contributo della nutrizionista Marilena Vitale una nuova ventata di speranza, colore e consapevolezza sulle scelte e le valutazioni nutrizionali a tavola.

Diabete & Alimentazione”, edito da EDIMES, (140 pagine 18euro disponibile su www.edimes.it e da giugno in libreria), con il supporto non condizionato di Mundipharma Pharmaceuticals srl è un viaggio tra immagini e saperi, un’immersione nei sapori, ma prima di tutto una presa di coscienza della salute del singolo. Grazie alla collaborazione “Medico-Chef” è stato possibile realizzare menù che rispettano le regole nutrizionali suggerite dal nutrizionista nell’alimentazione quotidiana del paziente diabetico.

La nostra vuole essere una provocazione – spiega Gabriele Riccardi – perché con questo libro non parliamo più di dieta, ma di vero e proprio stile di vita. Ormai, per combattere e prevenire il diabete, non servono più sacrifici e imposizioni restrittive, ma semplicemente accortezza e cibi sani. Un cambio di approccio, questo, che non solo aiuta l’alimentazione, ma migliora anche l’umore del paziente, che riesce quindi ad affrontare con serenità il proprio stato“.

Heinz Beck non è alla sua prima esperienza con la salute, ma in passato già si è occupato di cura dell’apparato cardiocircolatorio, di cuore e di attenzione all’obesità. “Quando ho iniziato nel mondo della ristorazione, nel Duemila, non c’era tutta questa attenzione per la salutema di strada ne è stata fatta, e l’attenzione è molto cresciuta – racconta Heinz Beck – Oggi però è fondamentale coniugare il piacere della cucina al benessere in tavola. Ad esempio, per i soggetti diabetici si cerca di privilegiare gli alimenti che abbiano un minore impatto sulla glicemia, sul colesterolo e sulla pressione arteriosa. Occorre prestare attenzione a tutti i particolari, anche agli orari in cui si mangia, a pranzo o a cena. Ma, come questo libro dimostra, coniugare gusto e salute è possibile, specie se ci si ispira alla dieta mediterranea tradizionale, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e con l’olio extravergine di oliva come grasso di condimento“.

Il nostro ruolo e l’obiettivo dell’impresa  -aggiunge Christian Mazzi, Direttore Generale Mundipharma – sono quelli di affermarsi come interlocutore credibile per tutti gli attori che gravitano intorno al Sistema Salute, quindi sia per le istituzioni che per la classe medica, ma anche e soprattutto per il cittadino. Per il paziente diabetico la prevenzione e una buona educazione alimentare sono fondamentali: lo scopo di questo libro è evidenziare come una corretta dieta è il primo passo della terapia, e tale obiettivo si può perseguire senza penalizzare il palato e gli occhi. Da qui l’idea di supportare un libro dove, dopo le raccomandazioni del diabetologo, uno chef stellato, Heinz Beck, trasforma tali raccomandazioni in ricette di alto profilo”.

I NUMERI DEL DIABETE NEL MONDO – La diffusione del diabete in tutto il mondo è già nel 2017 di proporzioni epidemiche con una stima di 425 milioni di adulti malati (20-79 anni). Negli ultimi 15 anni, inoltre, si parla di un +25% di casi. Nella popolazione adulta, dai 40 anni in poi, circa il 10% ha il diabete, mentre un 10% registra alterazioni metaboliche che predispongono alla malattia. Contando anche altre patologie metaboliche, si può concludere che un terzo della popolazione adulta è legata (o sarà) al diabete. In prospettiva quindi, secondo alcune stime, nel 2045 si conteranno 693 milioni di malati.

Un’importante sottolineatura, infine, va fatta sui giovani adulti: sono in aumento, infatti, i soggetti sotto i 40 anni affetti da diabete di tipo 2. Per loro, inoltre, l’età in cui si manifesta diabete di tipo 2 si anticipa sempre di più. I soggetti under 40 malati di diabete di tipo 2, infatti, sono raddoppiati in circa venti anni.

LE CONSEGUENZE – Il diabete, con il passare degli anni, danneggia tutti gli organi: innanzitutto il cuore, provocando un aumento di rischio di infarto; poi gli occhi, divenendo la prima causa di cecità; i reni, con conseguenti rischi di dialisi. La qualità di vita, quindi, può risultare molto compromessa, soprattutto se non si interviene prontamente quando la malattia viene scoperta per tenere sotto controllo la glicemia e gli altri fattori di rischio.

I CONSIGLI – I consigli del professore Riccardi su come intervenire con l’alimentazione:

1) limitare al minimo gli eccessi alimentari. Non bisogna alzarsi da tavola pieni, bensì sazi. Vanno bene le eccezioni, ma devono essere limitate;

2) puntare a ingredienti di origine vegetale e limitare quelli di origine animale, senza però escluderli. Ben vengano verdure, cereali integrali, frutta secca e fresca, legumi, quali ingredienti di tutti i giorni. Non eccedere, invece, con carne (due tre volte a settimana) e latticini (una, due volte a settimana);

3) la globalizzazione ha attaccato la dieta mediterranea, con pericolose derive alimentari, come quelle provocate dalla cucina americana e dallo street food. Ben vengano, invece, le contaminazioni con la cucina di tipo orientale, dove protagonisti sono soprattutto pesce e verdure.

CHI SONO GLI AUTORI – BIOGRAFIA DI ANTONIO CERIELLO – Il Professor Antonio Ceriello, scopritore della cosiddetta “memoria metabolica” (il picco iperglicemico modifica i tessuti per un tempo molto più lungo della sua durata) è uno dei diabetologi italiani più noti in Europa. Attualmente Principal Investigator presso Institut d’Investigacions Biomèdiques August Pi i Sunyer (IDIBAPS), Barcelona, dove è stato Direttore del Dipartimento di Ricerca fino al 2016 e Direttore Dipartimento Interaziendale Diabete dell’IRCCS MultiMedica a Sesto San Giovanni (Milano). Ha ricoperto diverse cariche istituzionali in Italia, come Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e all’estero, prima come  Chairman del comitato dell’International Diabetes Federation (IDF) per lo sviluppo delle linee guide su “Iperglicemia Postprandiale e Complicanze del Diabete”, nonché membro del comitato per le linee guida dell’American Heart Association (AHA) per lo sviluppo di linee guida sul trattamento dell’iperglicemia durante le sindromi coronariche acute e dal 2007 a oggi dal 2007 a oggi Presidente del Gruppo di Studio “Diabetes and Cardiovascular Diseases” dell’European Association for the Study of Diabetes (EASD).

BIOGRAFIA DI GABRIELE RICCARDI – Gabriele Riccardi è Professore Ordinario di Endocrinologia Malattie del Metabolismo presso Università “Federico II” di Napoli ed esperto di Nutrizione Umana. E’ Direttore dell’ Unità Operativa Complessa di Diabetologia presso l’ Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. E’ stato tra i fondatori del Corso di Laurea in Dietistica e del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana di cui è stato Presidente. Nel 2010 è stato eletto Presidente della Società Italiana di Diabetologia. Inoltre, è stato membro del comitato direttivo del gruppo di studio su “stili di vita e malattie cardiovascolari” dell’American Hearth Association (AHA) ed ha collaborato alla redazione delle linee guida sul trattamento delle dislipidemie a livello europeo. Nel corso della sua carriera ha collaborato con prestigiosi gruppi di ricerca europei e americani e ha fatto parte della redazione di numerose riviste scientifiche; è stato per oltre un decennio direttore della rivista scientifica a diffusione internazionale Nutrition Metabolism and Cardivascular Disease. Nel 2016 ha ricevuto il Premio Celso per il suo importante contributo alla ricerca diabetologica in Italia.

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