A Catania sono stati notificati, ad oggi, 19 casi di Morbillo, di cui due residenti in provincia di Caltanissetta; più colpiti sono giovani adulti, con un’età media di 25 anni: a illustrare i dati è l’Asp di Catania, che oltre a rilanciare alcune attività già adottate nel corso dell’epidemia 2017-18, attiverà nuove iniziative tramite il Dipartimento di prevenzione. Nel 2018 – ricorda una nota – sono state 39.000 le dosi di vaccini contenenti gli antigeni di morbillo-parotite-rosolia somministrate dal Dipartimento di prevenzione, permettendo di raggiungere le coperture vaccinali più elevate mai registrate nella provincia, in special modo fra i bambini (97,9% nella coorte 2014; 96,05% nella coorte 2015; 92,59% nella coorte 2016), anche in ragione del ‘nuovo’ obbligo vaccinale e grazie alla complessa macchina organizzativa messa in atto dal Dipartimento stesso”. Il morbillo, dunque, “non colpisce più prevalentemente i più piccoli, ma adolescenti e, soprattutto, giovani adulti suscettibili che, considerandosi erroneamente immuni per età, non prestano attenzione alla prevenzione del morbillo. L’appello è pertanto alla vaccinazione, che rappresenta l’unico modo per prevenire tali malattie ed evitare rischi peggiori“, sottolinea l’Asp.
Tra le misure che saranno adottate a breve dal Dipartimento di Prevenzione, sono in programma due conferenze di servizi: la prima, con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per illustrare i caratteri dell’epidemia e le misure da adottare per la promozione della vaccinazione tra i loro assistiti; la seconda, con le direzioni sanitarie delle aziende ospedaliere della provincia e dei presidi ospedalieri pubblici e privati, per discutere le misure da intraprendere per gli operatori sanitari e quelle per la gestione dei casi e dei loro contatti, soprattutto nelle sale di attesa dei pronto soccorso e degli ambulatori e nei reparti di degenza, per limitare la possibilità di contagio. In applicazione degli ulteriori indirizzi contenuti nel nuovo Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2019-2023 – all’esame della Conferenza Stato-Regioni – l’Asp svilupperà, inoltre, una collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale per estendere l’offerta vaccinale al personale scolastico nato dopo il 1975, tra i quali sono numerosi i suscettibili. Infine, se l’andamento dell’epidemia assumesse un carattere particolarmente intenso, sarà valutata la necessità di aperture straordinarie degli ambulatori di vaccinazione, conclude l’Asp.