ENEA, filiera vitivinicola: l’impronta ambientale di prodotto, uno strumento per aumentare innovazione e competitività

Si terrà a Cellino San Marco il workshop “L’impronta ambientale di prodotto quale strumento per aumentare l’innovazione e la competitività nella filiera vitivinicola”
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Mercoledì 17 aprile a Cellino San Marco (Brindisi) si terrà il workshop “L’impronta ambientale di prodotto quale strumento per aumentare l’innovazione e la competitività nella filiera vitivinicola” organizzato da ENEA e Federalimentare per presentare i primi risultati del progetto PEFMED, che punta a ridurre l’impronta ambientale dei prodotti (Product Environmental Footprint – PEF) e ad accrescere l’innovazione in chiave green della filiera agroindustriale (ore 10–16, “Cantine Due Palme”, via San Marco 130 – Cellino San Marco).
Oltre al settore vitivinicolo, l’evento sarà anche l’occasione per illustrare gli scenari d’intervento tecnologici e gestionali della PEF su altre filiere, tra cui quella lattiero-casearia, con l’obiettivo di valutare l’impatto ambientale dell’intero ciclo produttivo, dalla produzione delle materie prime alla lavorazione, dall’imballaggio alla distribuzione, fino alla gestione dei rifiuti.
All’evento interverranno, tra gli altri, il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi oltre a ricercatori ENEA e rappresentanti di associazioni e imprese del settore agroindustriale.

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