Italia, viaggio nella bellezza: il Gran Sasso e le genti d’Abruzzo

Un monte chiamato corno: alla scoperta del Gran Sasso e delle genti d'Abruzzo
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Quand’io fuoi sopra la sommità, mirand’all’intorno, pareva che io fussi in aria, perché tutti gli altissimi Monti che gli sono appresso erano molto più bassi di questo. Addunque questo monte è veramente il più alto [..] di tutti i monti d’Italia perché sendo alla cima si vede il Mare Adriatico, il Ionico, et il Tirreno.” Con queste parole scritte nel 1573, Francesco De Marchi, ci racconta il momento in cui, dopo una lunga e difficile scalata, finalmente raggiunge la vetta del Corno Grande, il picco più alto del massiccio del Gran Sasso. Oggi la fortuna del Gran Sasso si deve perlopiù al turismo, con gli alpinisti che salgono lungo le centinaia di vie di arrampicata del Corno Grande e del Corno Piccolo, e con escursionisti che percorrono i sentieri di Campo Imperatore, il più vasto altopiano del centro Italia. In questo episodio, “Italia: viaggio nella bellezza”, in onda lunedì 22 aprile alle ore 22.10 su Rai Storia, realizzato con la consulenza scientifica di Stefano Ardito, ci porta alla scoperta, per l’appunto, del “monte chiamato Corno” e delle genti d’Abruzzo. Per secoli la ricchezza di questa montagne, conosciute come “i monti d’oro” è stata garantita dalla pastorizia. Da qui, fin dall’epoca romana, partiva la transumanza: l’imponente migrazione di milioni di capi di bestiame e migliaia di uomini, che scendeva dal centro Italia fino in Puglia in autunno, per poi tornare ai pascoli d’alta quota in primavera. La transumanza è stata per secoli al centro di una florida economia. I borghi medioevali, gli imponenti castelli, le meravigliose abbazie; tutto ha prosperato grazie alla pastorizia. Tutto ha ruotato attorno al Gran Sasso, la più alta e maestosa montagna del centro Italia; dove natura, cultura e storia si uniscono.

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