Tre italiani su dieci soffrono di malattie allergiche, ma pochi si curano correttamente. La scienza suggerisce che un’attività fisica regolare e moderata, sotto il controllo dello specialista può ridurre, e talvolta eliminare, sintomi allergici e migliorare la qualità della vita. E proprio perché l’allergia si vince anche con lo sport, la Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) ha scelto di veicolare messaggi di attenzione alle malattie allergiche attraverso una giornata che vede il calcio come protagonista. Torna, infatti, l’Allergy Day, la giornata nazionale dedicata alle allergie giunta alla ottava edizione, promossa dalla Siaaic, insieme alla Lega Calcio Serie A. In occasione della 35esima giornata di campionato – che si giocherà da venerdì 3 a lunedì 6 maggio – in tutti gli stadi d’Italia prima del fischio d’inizio della partite di Serie A, sarà esposto uno striscione con lo slogan ‘In campo per vincere l’allergia’.
“Questa giornata e’ un’occasione importante per sottolineare che nello sport come nella vita si può essere campioni pur se soggetti allergici e che non occorre aver paura perché con le allergie si può convivere e avere una vita del tutto normale. Lo dimostrano i numerosi atleti allergici e asmatici che hanno partecipato alle recenti edizioni delle Olimpiadi” commenta Gianenrico Senna, vicepresidente Siaaic e coordinatore dell’evento. “Vogliamo sensibilizzare pazienti giovani e meno giovani – aggiunge Giorgio Walter Canonica past president Siaaic – ad una maggiore attenzione alla diagnosi e quindi alla cura delle malattie allergiche. I progressi in campo terapeutico consentono di utilizzare farmaci estremamente efficaci e privi di effetti collaterali”.
Ogni anno cresce il numero di pazienti allergici e nel nostro Paese si calcola che tre persone su dieci siano colpite da patologie allergiche e il 50% degli italiani dichiara di aver avuto almeno una volta un disturbo di origine allergica. Tra le malattie più diffuse asma e rinite di cui soffrono, rispettivamente, 3 e 12 milioni di italiani provocate da pollini, acari della polvere o peli di animali domestici come cani e gatti. La patologia allergica oltre che numericamente più rilevante ha visto anche una recrudescenza della sua intensità legata ai cambi climatici e all’inquinamento. Non vanno poi dimenticate altre forme importanti di allergie, come quelle ad alimenti, a farmaci e a punture di api e vespe, patologie che in casi gravi possono anche risultare fatali “Le allergie – spiega Senna- sono comuni in ogni fascia di età e si stima che circa il 30% degli atleti che praticano attività agonistica ne soffrano. Tuttavia se ben curate non sono un ostacolo per lo sport. Anzi, recenti studi hanno evidenziato che un’attività fisica regolare e moderata, sotto il controllo dello specialista, non solo non rappresenta un limite alla performance sportiva ma può migliorare significativamente la funzionalità respiratoria. Inoltre una regolare attività fisica è la migliore medicina contro l’obesità e il sovrappeso, patologie molto comuni nel mondo industrializzato. Infine le stesse medicine che servono a curare le malattie allergiche sono e devono essere assunte senza rischi da parte degli atleti”.