E’ stato intitolato a Valerio Nobili, medico e ricercatore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l’Auditorium della sede di San Paolo fuori le Mura. Una targa scoperta nel corso di una cerimonia nella mattinata di oggi ricorda l’epatologo di fama internazionale scomparso prematuramente il 16 marzo scorso.
La presidente dell’ospedale pediatrico, Mariella Enoc, lo aveva annunciato all’inizio delle celebrazioni per i 150 anni dalla fondazione del Bambino Gesù, il 19 marzo, proprio nell’Auditorium di San Paolo, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del segretario della Santa Sede, cardinale Pietro Parolin.
«Mi è sembrato importante – ha affermato Enoc – che la memoria di questo grande medico e ricercatore fosse legata tangibilmente a un luogo dell’ospedale e abbiamo scelto l’Auditorium, che ben si adatta, per essere la sede di convegni, incontri di formazione ed eventi, a ricordare l’attività di studio e di ricerca di Nobili al Bambino Gesù e nei consessi nazionali e internazionali».
Nel corso dell’evento di oggi, è stata ricordata la figura umana e professionale di Nobili, responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Epatologia, Gastroenterologia e Nutrizione dell’ospedale pediatrico romano nel quale lavorava da oltre 20 anni. All’attività clinica aveva sempre affiancato quella di ricercatore, con la pubblicazione di 369 lavori scientifici in PubMed, il portale della ricerca. Nel 2013, Valerio Nobili era stato nominato Professore associato di Pediatria presso il Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile dell’Università La Sapienza di Roma.
Il suo campo di ricerca e specializzazione si era concentrato attorno alla steatosi epatica non-alcolica (NAFLD), che costituisce attualmente la principale malattia cronica del fegato nel mondo occidentale, sia negli adulti che nei bambini. Per la ricerca clinica sulla diagnosi e terapia di questa grave patologia, Nobili era riconosciuto come uno dei più autorevoli studiosi a livello mondiale.
Rivolgendosi ai giovani ricercatori presenti nell’Auditorium, la presidente Enoc ha concluso la cerimonia affermando: «Poiché i testimoni sono più importanti dei maestri, a voi che avete avuto la fortuna di incontrare un testimone di grandi valori umani, oltre che un maestro nella medicina come il dott. Nobili, spetta soprattutto il compito di raccoglierne l’eredità e la memoria».