Coppia mangia carne di marmotta cruda e muore di peste bubbonica: la donna era incinta

Un 38enne e la 37enne moglie incinta sono morti dopo aver consumato carne cruda e organi interni di una marmotta
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Decine di turisti sono rimasti bloccati in Mongolia a seguito di misure di quarantena prese dalle autorità locali dopo che due persone sono morte di peste bubbonica. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha confermato la notizia di stampa, aggiungendo che secondo le informazioni in suo possesso la salute dei turisti bloccati non era in pericolo che hanno lasciato la regione in cui erano trattenuti. La rappresentazione svizzera nella capitale mongola Ulan Bator è rimasta in costante contatto con loro e con le autorità locali, come ha indicato il portavoce del DFAE Pierre-Alain Eltschinger a Keystone-ATS, dicendo di non poter fornire maggiori informazioni a causa della protezione dei dati.

Secondo quanto scritto sul suo sito online del giornale “Siberian Times“, citato da diversi quotidiani e agenzie occidentali e svizzeri, il ministero della sanità mongolo ha confermato che un 38enne e la 37enne moglie incinta sono morti dopo aver consumato carne cruda e organi interni di una marmotta nella provincia del Bayan-Ölgij, all’estremo occidentale della Mongolia, vicino al confine con Russia e Cina. Stando al giornale in tutto 158 persone che sono entrate in contatto diretto o indiretto con la coppia sono rimaste “sotto supervisione“, tra cui alcune decine di turisti: americani, russi, tedeschi, olandesi, svedesi, sudcoreani e svizzeri.

La coppia, appartenente alla locale minoranza kazaka, è deceduta il primo maggio e nessun incidente è stato segnalato in seguito, ha dichiarato il governatore provinciale Aipiin Gilimkhaan, citato dall’agenzia stampa francese Afp. L’agenzia ha anche riferito che le autorità locali hanno più volte messo in guardia gli abitanti dal consumare carne di marmotta cruda perché può veicolare il batterio Yersinia pestis, responsabile della peste. Molti però ignorano gli avvertimenti perché ritengono che consumare gli organi interni di questo roditore faccia bene alla salute. Trattata per tempo con antibiotici, la peste può essere curata. La sua forma polmonare, che si trasmette con la tosse, può tuttavia essere fatale nel giro di 24-72 ore.

Si tratta di una malattia infettiva di origine batterica veicolata da varie specie di roditori che ha fatto strage di uomini e donne per quattro millenni: ricercatori hanno identificato la malattia come causa di morte su corpi sepolti circa 3800 anni fa. Negli ultimi tempi si è fatta rara. Tra il 2010 e il 2015, 3248 casi, di cui 584 mortali, sono stati registrati nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

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