La FAO e la Repubblica di Corea (Corea del Sud) hanno firmato un accordo per sostenere gli sforzi per raggiungere Fame Zero nella regione Asia-Pacifico e rafforzare la loro collaborazione nel paese, dove l’agenzia delle Nazioni Unite ha aperto oggi il suo primo ufficio.
“Sono lieto delle prospettive che questo accordo di partenariato apre, esso porta a una cooperazione ancora più profonda in una vasta gamma di settori in cui la Repubblica di Corea sta già fornendo un contributo significativo e molto apprezzato, nell’agricoltura, nella pesca, nella silvicoltura, nella salute animale e nella sicurezza alimentare“, ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, José Graziano da Silva, all’inaugurazione dell’ufficio di collegamento della FAO a Seul e all’avvio del nuovo partenariato.
Il Direttore Generale della FAO ha lodato i notevoli progressi compiuti dalla Corea del Sud negli ultimi decenni, sia in termini di sviluppo nutrizionale che economico, ed anche il suo ruolo guida nei progressi scientifici e tecnologici, compreso l’uso di soluzioni innovative in agricoltura.
“Abbiamo già collaborato con voi in diversi campi ” ha affermato Graziano da Silva, “ma abbiamo un grande potenziale per fare di più“.
La collaborazione FAO-Corea del Sud mira a rendere disponibile il know-how tecnico del paese in agricoltura, silvicoltura e pesca per le popolazioni rurali vulnerabili e ad accelerare gli sforzi per il raggiungimento di Fame Zero nella regione Asia-Pacifico e oltre.
Promuoverà partenariati con il settore privato, con il mondo accademico e con la società civile per facilitare gli scambi sulla sicurezza alimentare, il trasferimento di tecnologia, la formazione e la ricerca e migliorare l’accesso alle informazioni scientifiche e tecniche che promuovono la produzione agricola.
Questo rinnovato impegno è particolarmente appropriato anche perché nella regione Asia-Pacifico vive più della metà delle persone affamate al mondo – quasi mezzo miliardo di persone – e il progresso nella riduzione della fame si è rallentato enormemente negli ultimi anni.
Al tempo stesso, la regione ha visto un aumento dell’obesità – sia nei bambini che negli adulti – registrando la più rapida crescita dell’obesità infantile nel mondo.
Circa 14,5 milioni di bambini sotto i cinque anni sono in sovrappeso e tutti i bambini della regione sono sempre più esposti a cibi poco costosi e malsani, ricchi di sale, zucchero e grassi, ma poveri di sostanze nutritive essenziali.
La collaborazione FAO-Corea del Sud mira a combattere la fame e la malnutrizione in tutte le sue forme, consentendo la produzione e il consumo di cibi più sani e nutrienti e proteggendo il nostro ambiente e la biodiversità.
Il contributo della Corea del Sud agli sforzi globali di Fame Zero
La Corea del Sud in questi anni ha sostenuto il lavoro della FAO finanziando progetti di sviluppo all’estero e offrendo risorse umane qualificate per contribuire a creare sistemi alimentari ecologicamente sostenibili, migliori catene di valore e innovazione in agricoltura.
Ad esempio, in Afghanistan, la Corea del Sud ha lavorato con la FAO per dare sollievo agli agricoltori colpiti dalla siccità. Nell’Africa occidentale, fornisce formazione per la produzione di riso alle comunità agricole vulnerabili.
Il paese ha una lunga storia nell’applicare il tradizionale know-how agricolo – evidente nelle sue risaie a terrazze sull’isola di Cheongsan e nell’agricoltura all’interno delle pareti di roccia vulcanica dell’isola di Jeju. Entrambi sono riconosciuti all’estero e sono elencati come Sistemi di Patrimonio Agricolo Globale (GIAHS) dalla FAO.
Nel settore della pesca, la Corea del Sud ha sostenuto gli sforzi della FAO per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU), e far sì che un maggior numero di paesi firmino l’Accordo sulle misure dello Stato di approdo (PSMA).
17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, realizzarne 2 chiave per realizzarli tutti
Intervenendo lo stesso giorno ad un foro globale sull’assistenza allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, Graziano da Silva ha riconosciuto i buoni esempi posti dalla Corea del Sud, ma ha ammonito che su scala mondiale ci sono cattive notizie.
“I progressi verso l’Obbiettivi uno e due (su povertà e fame) ritardano. Se non recuperiamo il ritardo su di loro, sarà molto più difficile realizzare anche gli altri Obiettivi” ha affermato Graziano da Silva al 3° Global ODA Forum on Sustainable Agricultural Development.
I conflitti, in combinazione con gli effetti dei cambiamenti climatici, hanno reso più difficile la lotta alla povertà e alla fame, ma esistono anche altre minacce al raggiungimento di fame zero. In particolar modo, l’aumento dell’obesità nel mondo e la differenza tra gli alimenti sani e salutari di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e quanto i sistemi alimentari mondiali oggi forniscono. Graziano da Silva ha ribadito che per promuovere diete più sane è fondamentale riconnettersi con la frutta e la verdura prodotte localmente.
“Sviluppare la propria agricoltura e la propria produzione alimentare è molto importante per le comunità” ha affermato, “questo contribuisce allo stesso tempo al miglioramento dei mezzi di sostentamento dei piccoli produttori e degli agricoltori a livello famigliare del mondo“.