Si celebra il 20 maggio la Giornata mondiale delle api, iniziativa partita dalla Slovenia e sostenuta da altri 115 Paesi che ha ottenuto il riconoscimento dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2017.
La Giornata dedicata all’apicoltura vuole sottolineare il ruolo e importanza delle api e di altri impollinatori dal punto di vista economico, sociale e ambientale: tali insetti sono gravemente minacciati dagli effetti combinati del cambiamento climatico, dell’agricoltura intensiva, dei pesticidi, della perdita di biodiversità e dell’inquinamento. Oltre il 75% delle colture alimentari mondiali dipendono in una certa misura dall’impollinazione per resa e qualità. L’assenza di api e di altri impollinatori eliminerebbe la produzione di caffè, mele, mandorle, pomodori e cacao, per citare solo alcune delle colture che si basano sull’impollinazione.
Impollinatori, come api, api selvatiche, uccelli, pipistrelli, farfalle e coleotteri volando, saltano e strisciano sui fiori aiutando le piante a fertilizzarsi. Il numero e la diversità degli impollinatori sono diminuiti negli ultimi decenni e le prove indicano che il declino è principalmente conseguenza delle attività umane, compreso il cambiamento climatico, che possono interrompere le stagioni di fioritura.
Le pratiche agricole sostenibili, in particolare l’agro-ecologia, possono aiutare a proteggere le api riducendo l’esposizione ai pesticidi e contribuendo a diversificare il paesaggio agricolo.
Il World Bee Day rappresenta un contributo alla cooperazione internazionale per affrontare temi globali quali la sicurezza alimentare, la lotta alla fame, il rispetto della biodiversità e gli obiettivi sviluppo sostenibile inseriti nell’agenda 2030 dell’Onu.
La Giornata mondiale delle api si celebra il 20 maggio perché ricorre in questo giorno l’anniversario della nascita di Anton Jana, ritenuto il pioniere dell’apicoltura moderna.
Le api, sentinelle dell’ambiente
Le api sono sentinelle dell’ambiente perché forniscono informazioni utili sullo stato di salute dell’ecosistema.
Per avere un’idea della loro operosità basti pensare che per produrre un kg di miele le api devono raccogliere il nettare di 4 milioni di fiori e percorrere una distanza che corrisponde a 4 volte il giro della Terra.
Il loro lavoro contribuisce all’impollinazione di oltre 170 mila specie di piante. Per produrre un cucchiaio di miele 12 api devono lavorare un’intera vita.
Senza di loro la diversità alimentare cambierebbe irrimediabilmente con pesanti conseguenze sull’equilibrio dell’alimentazione umana: per questo la Convenzione sulla diversità biologica ha riconosciuto come urgente la necessità di affrontare il declino degli insetti impollinatori, per mezzo di un’azione coordinata a livello mondiale.