Invasione di cavallette in Medio Oriente, la Giordania impiega le forze aeree: molti le considerano il “ritorno delle piaghe bibliche” [VIDEO]

Continua l'invasione delle cavallette in Medio Oriente e in Giordania è emergenza nazionale: nonostante la causa degli eventi sia stata ricondotta alle forti piogge e ai cicloni sull'area, per molti è il segno del "ritorno delle piaghe bibliche"
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Negli ultimi giorni, sciami di devastanti cavallette sono stati osservati attraversare il confine tra Arabia Saudita e Giordania e scendere verso la città di Tafilah, centro per la coltivazione di frutta e olive nel sud del Paese. Secondo The National, la situazione era talmente grave da costringere le autorità della Giordania a schierare le forze aeree per spruzzare pesticidi. La Giordania, che ricava il 4% del suo PIL dalle esportazioni agricole, sta considerando l’infestazione come un’emergenza nazionale. Incredibili i video che trovate in fondo all’articolo, in cui si vedono enormi nuvole di insetti coprire i cieli in Arabia Saudita e invadere i terreni coltivabili in Kuwait.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha lanciato l’allarme sull’invasione delle cavallette nell’Africa nordorientale e in Arabia Saudita nel mese di febbraio, dicendo che i cicloni e le forti piogge che hanno interessato l’area hanno incrementato la moltiplicazione degli insetti dal mese di ottobre. Nei giorni scorsi, nel suo ultimo bollettino, la FAO ha annunciato che la riproduzione delle cavallette si era intensificata in Iran e in Arabia Saudita e in misura minore nel Pakistan sudoccidentale. Secondo il Ministero dell’Agricoltura dell’Iran, sciami di insetti senza precedenti hanno devastato i terreni agricoli in diverse province del Paese e che se non si riuscisse a portare il problema sotto controllo, saranno compromessi quasi 30 miliardi di dollari di prodotti agricoli.

Invasione cavallette Arabia Saudita 2Nonostante la FAO abbia spiegato che le cause della recente invasione di cavallette in Medio Oriente siano le forti piogge e i cicloni, gli allarmisti sostengono che faccia tutto parte del disegno di Dio. Per esempio, il pastore evangelista americano Paul Begley, ben noto per le sue previsioni apocalittiche, sostiene che gli eventi in corso in Medio Oriente preannuncino la fine del mondo, credendo che le recenti invasioni in Arabia Saudita e Giordania siano legate alle profezie bibliche. Begley sostiene le sue idee citando il Libro della Rivelazione, l’ultimo del Nuovo Testamento, che descrive gli eventi che portano alla Seconda Venuta di Gesù. Il capitolo 9 fornisce i dettagli di come sciami di cavallette uscissero fuori da un “pozzo senza fondo” e avessero l’ordine di attaccare le persone senza il sigillo di Dio sulla fronte.

cavalletteSciami, intendo sciami di milioni di cavallette hanno oscurato i cieli in Arabia Saudita, creando una scena biblica. È una piaga di proporzioni bibliche. È catastrofico”, sono le parole di Begley, per il quale evidentemente le spiegazioni scientifiche da parte dell’ONU su questa invasione non sono convincenti. Nel Libro dell’Esodo, un’invasione di devastanti cavallette è stata invocata per l’Egitto come punizione per la schiavitù degli Ebrei. La piaga delle cavallette è stata una delle 10 portate sull’antico Egitto da Dio e dal suo servitore Mosè. Le altre piaghe includevano la pestilenza di tutto il bestiame, le acque del Nilo che si trasformavano in sangue e frotte di rane che invadevano l’Egitto.

cavalletteSecondo le Nazioni Unite, le cavallette sono gli insetti migratori più vecchi del mondo e possono coprire enormi distanze in sciami. La locusta del deserto, la Schistocerca gregaria, è la più pericolosa di tutte le specie di locuste e può colpire fino al 65% dei Paesi più poveri del mondo. Gli insetti possono percorrere fino a 150km al giorno e con le giuste condizioni, possono moltiplicarsi di 20 volte in soli 3 mesi. Le cavallette adulte possono facilmente mangiare in un solo giorno la stessa quantità di cibo consumata da 35.000 persone. La FAO ha avvisato: “Se le infestazioni non sono rilevate e controllate, possono svilupparsi devastanti invasioni che spesso richiedono diversi anni e centinaia di milioni di dollari per essere portate sotto controllo, con gravi conseguenze sulla sicurezza alimentare e sui mezzi di sussistenza”.

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