Malattie mieloproliferative: Pisa in prima linea per favorire dialogo e confronto tra ematologi e pazienti

In Toscana le Malattie Mieloproliferative croniche hanno un’incidenza annua di 1,5 nuovi casi ogni 100.000 abitanti
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Accendere i riflettori sulle malattie mieloproliferative per promuovere la conoscenza, essere più vicini ai pazienti e favorire la diagnosi precoce: questi gli obiettivi dell’iniziativa “Parliamone Insieme” che farà tappa a Pisa il 17 maggio.

L’incontro, promosso da Novartis con il patrocinio del Gruppo AIL, si svolgerà venerdì 17 maggio presso la Borsa Merci, Camera di Commercio, piazza Vittorio Emanuele 5 e vedrà impegnati gli ematologi dell’Unità Operativa Complessa di Ematologia e Trapianto di Midollo Osseo dell’AOUP – Università di Pisa in un dialogo aperto di scambio e confronto con pazienti, famigliari ed associazioni.

Le Neoplasie Mieloproliferative Croniche costituiscono una delle cinque categorie di neoplasie mieloidi secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si tratta di malattie del sangue rare, che colpiscono le cellule staminali emopoietiche, ossia le cellule midollari madri dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine circolanti nel sangue periferico.

Anche quest’anno riproponiamo l’incontro con i pazienti affetti da malattie mieloproliferative croniche per un momento di informazione e condivisione; infatti, nel mondo attuale, denso di contenuti digitali, è importante che i pazienti siano guidati nell’ interpretazione dei dati, per comprendere meglio le novità scientifiche e terapeutiche”, afferma Sara Galimberti, Professore Associato di Malattie del sangue dell’Università degli Studi di Pisa. “Inoltre, un incontro con i pazienti ed i loro famigliari consente di instaurare una migliore relazione medico-paziente; da un lato il medico può effettuare le sue valutazioni in un contesto diverso da quello ambulatoriale, e quindi migliorare la cura, mentre dall’altro pazienti e familiari si sentono liberi di ricevere delle risposte da professionisti del panorama nazionale che in questa occasione affronteranno i loro medici curanti di riferimento”.

Questo genere di esperienze ci ha già insegnato che spesso in un’atmosfera più amichevole è possibile un’interazione più spontanea e profonda e che il clima di condivisione aiuta i pazienti a confrontarsi fra loro, migliorando così la convivenza con queste patologie”, aggiunge Claudia Baratè, Dirigente Medico dell’UO Ematologia.

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha fatto emergere alcune delle principali alterazioni genetiche alla base dell’insorgenza e della progressione di queste patologie, identificando quindi molti potenziali bersagli di farmaci innovativi. La mutazione del DNA che ha aperto la strada ad una serie di successive scoperte, dopo la scoperta del trascritto BCR/ABL1, è stata quella del gene JAK2, imputato nella proliferazione incontrollata della cellula staminale emopoietica mieloide.

L’adesione al progetto “Parliamone Insieme” conferma l’attenzione per i pazienti da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.

Il Centro di Ematologia di Pisa si avvale di una sezione “in-patient” dotata di 20 posti letto (10 camere a bassa carica microbica) dove vengono effettuate chemioterapie ad alte dosi e procedure trapiantologiche autologhe ed allogeniche da registro internazionale, e di una sezione “out-patient” comprensiva di un day hospital con 7 posti letto, e di un’attività ambulatoriale aperta a circa 40 pazienti al giorno (prime visite, controlli, biopsie).

Presso la U.O. Ematologia di Pisa esiste anche un ambulatorio dedicato alle malattie mieloproliferative che ha attualmente in carico circa 300 pazienti.

Presso la Ematologia di Pisa sono rilevanti le attività di ricerca di base e clinica volte a migliorare la definizione diagnostica, gli aspetti bio-molecolari ed il rapporto stretto che esiste tra malattia e sistema immunitario, con una rilevante produzione scientifica nazionale ed internazionale.

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