Maltempo: in Puglia danni a produzioni e strutture

"Bombe d'acqua, raffiche di vento fino a 120 chilometri orari e grandinate killer" caratterizzano in questo periodo la Puglia
MeteoWeb

Bombe d’acqua, raffiche di vento fino a 120 chilometri orari e grandinate killer” caratterizzano in questo periodo la Puglia, dove Coldiretti parla di “danni in campagna a produzioni agricole e alle strutture“. Sono più di due settimane che il maltempo sta flagellando campi e colture. Si e’ cominciato con la bufera di vento che nei giorni di Pasqua e Pasquetta ha arrecato gravi danni ai vigneti in provincia di Bari, poi si prosegue sempre ad aprile con una grandinata di inusitata violenza in provincia di Taranto che ha colpito oliveti e vigneti, compromettendone in alcuni casi i germogli. Per non parlare – dice Coldiretti – della grandinata che ha danneggiato le produzioni e finanche le serre in provincia di Lecce con campi e strade praticamente imbiancati e pericolose lastre di ghiaccio che hanno reso impraticabili i percorsi nelle aree rurali. “E oggi – afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia – si teme per le ciliegie, la cui raccolta ha subito una battuta d’arresto per le forti piogge, con il rischio che il prodotto delicatissimo ne risenta”.

Per Coldiretti Puglia “siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche qui dove l’eccezionalita’ degli eventi atmosferici e’ ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una piu’ elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con pesanti costi a carico dell’agricoltura, tra perdite della produzione e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”. Nel dettaglio, secondo il bilancio della Coldiretti pugliese, da marzo a novembre del 2018 sono stati 11 i tornado e le trombe d’aria che si sono abbattuti sulla Puglia, a marzo a Lecce, ad aprile a Lequile, a giugno a Santo Spirito di Bari e a San Foca, a settembre a Salice Salentino, a novembre a Taurisano, Martina Franca, Manduria e in provincia di Brindisi e a Parabita. E’ “da rivedere a fondo il meccanismo del Fondo di Solidarieta’ Nazionale che cosi’ com’e’ non risponde piu’ alla complessita’, violenza e frequenza degli eventi calamitosi ma anche il meccanismo assicurativo – si afferma – deve essere rivisto”.

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