Ieri mattina sono stati fatti esplodere, in una zona di sicurezza al largo di Napoli individuata dall’Autorità marittima, una bomba d’aereo inglese da 500 libbre e tre proiettili di artiglieria di grosso calibro, risalenti alla II Guerra Mondiale, ritrovati nel porto di Napoli.
Nei giorni scorsi sono stati ritrovati nei pressi del Molo Beverello quattro ordigni bellici, con ancora un elevato potere esplosivo, che si erano confusi nel fondale marino con forme e colori simili ai detriti sparsi.
L’operazione di brillamento è stata condotta dai palombari del Gruppo operativo subacquei (GOS) della Marina Militare, distaccati presso i nuclei Sdai di Napoli (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi). L’intervento d’urgenza è stato richiesto dalla Prefettura che ha disposto l’evacuazione della Stazione Marittima e del molo Beverello, e l’interdizione del traffico pedonale e veicolare della limitrofa via Acton.
Alle 5.15 sono iniziate le operazioni di rimozione dal fondo degli ordigni esplosivi, che, imbragati e rimorchiati a distanza fino a raggiungere una zona di sicurezza individuata dall’autorità marittima, sono stati distrutti.
Del brillamento è stato avvertito l’Osservatorio Vesuviano, che ha puntualmente registrato l’onda d’urto provocata dalla deflagrazione.