Nuova eruzione dell’Etna: Due fratture sub-terminali si sono aperte alla base del cratere Sud-Est e sul fianco nord-orientale del Nuovo cratere Sud-Est. Emergono due colate laviche al momento poco alimentate che hanno percorso poche centinaia di metri nella zona sommitale del vulcano attivo più alto d’Europa. Il tremore dei condotti magmatici interni ha raggiunto valori medio-alti e attualmente è in diminuzione.
“L’Etna rientra in eruzione: piccole colate di lava e modesta attività stromboliana da due fratture sub-terminali (cioè, quasi sommitali) alla base sud-sudest e sul fianco nord-orientale del NSEC,” commenta il vulcanologo INGV Boris Behncke.
L’attività non impatta sull’aeroporto di Catania che è pienamente operativo.
“Siamo all’avvio di una nuova fase eruttiva dell’Etna che potrebbe finire presto o durare mesi. I fenomeni sono tutti confinati nella zona sommitale del vulcano e non costituiscono un pericolo per centri abitati e persone, ma bisognerà controllare i flussi di turisti nella zona per la loro sicurezza,” spiega il direttore dell’Ingv di Catania, Eugenio Privitera.