In Friuli Venezia Giulia è allarme per l’invasione di cimici: “Un’autentica piaga – sottolinea il presidente regionale Coldiretti Michele Pavan -. Alcune aziende sono messe in ginocchio e a poco servono i metodi di difesa. I danni più rilevanti? In questa fase li subiscono i frutteti, un po’ in tutto il territorio friulano. Vie d’uscita? L’inserimento dell’antagonista naturale è una buona soluzione, contiamo possa dare risultati almeno sul contenimento delle nascite. Allo stesso tempo non possiamo non evidenziare una situazione realmente difficile per alcune colture“.
Dopo un inverno mite, le prime evidenze risalgono a fine aprile sia in campo che in ambiente urbano anche per l’innalzarsi delle temperature.
Il maltempo di maggio ha determinato una stasi pressoché totale dell’attività dell’insetto, ma è ripresa col bel tempo e conseguenti presenze e danni su frutta matura e leguminose (ciliegie, albicocche, piselli e fagioli) e frutta in formazione (pesche, mele, pere).