L’inedito Blackout che interessa oggi tutto il territorio e la popolazione dell’Argentina e non solo, e’ il piu’ importante mai registrato nella storia del Paese per numero di persone coinvolte, superando un precedente di 20 anni fa, che in piena estate duro’ ben undici giorni, colpendo pero’ solo 600.000 persone di Buenos Aires e provincia. Effettivamente, ha dichiarato la portavoce della compagnia Edesur, Alejandra Martinez, “si tratta di qualcosa che non era mai successo”, ben superiore a quello che colpi’ fra il 15 ed il 25 febbraio 1999 una sottostazione generatrice di energia incendiatasi nella localita’ di Azopardo. Quel lungo Blackout causo’ gravissimi disagi alla popolazione coinvolta che, con temperature superiori ai 30 gradi e con problemi di approvvigionamento idrico, insceno’ manifestazioni in piazza contro il governo e contro la stessa Edesur che ripristino’ il servizio dopo molti giorni, superando gravi difficolta’ tecniche. Tre anni dopo, il 24 novembre 2002, si registro’ un nuovo grande guasto al sistema elettrico che interesso’ all’inizio del pomeriggio Buenos Aires ed altre otto province argentine. Fu in quel momento il piu’ importante per numero di persone coinvolte (oltre 13 milioni), ma la sua durata fu brevissima, appena tre ore.
I maxi Blackout che ha lasciato al buio l’Argentina, l’Uruguay e parte di altri Paesi dell’America Latina “e’ stato causato da un guasto al sistema di trasporto dell’energia dalla centrale idroelettrica di Yacyreta’, al confine con il Paraguay. Lo riferisce il segretariato dell’Energia argentino in un comunicato diffuso dai media locali. Il segretariato ha precisato che non c’e’ stato alcun intervento umano, il guasto ha causato “l’interruzione del servizio in modo automatico” e il danno e’ stato amplificato anche a causa dell’orario in cui si e’ verificato: e’ avvenuto in un momento in cui il consumo di elettricita’ e’ basso. I restanti generatori non hanno potuto compensare la perdita”. Il processo di ripristino del servizio, prosegue la nota, e’ gia’ iniziato dai punti di forza del sistema, nelle centrali idroelettriche Yacyreta’, Choco’n e Salto Grande.