“Sarebbe meglio che in questi giorni i bambini romani, e in particolar modo quelli affetti da allergie, rimanessero a casa il più possibile. Con temperature così torride, unite all’emergenza rifiuti, è infatti molto meglio optare per farli giocare in casa, magari con l’aria condizionata, piuttosto che andare in giro per la città sia a piedi che in auto, magari verso qualche parco giochi confinante con cassonetti straripanti di immondizia“: lo ha dichiarato all’Adnkronos Salute Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri. “Il caldo – prosegue l’esperto – non fa altro che esacerbare gli effetti dell’inquinamento atmosferico e quello provocato dalle esalazioni dei rifiuti che ristagnano da giorni, purtroppo, sulle strade della Capitale. Nel caso in cui emergessero degli incendi di cassonetti, poi la situazione sarebbe anche più grave perché i bambini allergici, che sono ben il 25%, avrebbero anche più problemi rispetto a quelli sani, che già rientrano nelle categorie più a rischio. Decisamente meglio farli rimanere in casa, in un ambiente più fresco e privo di rischi, almeno in questi due giorni di caldo record. Bisogna ricordare, infatti, che i bambini non hanno un sistema di termoregolazione efficace come quello degli adulti e che le condizioni del meteo di oggi, unite all’inquinamento atmosferico dovuto all’emergenza rifiuti, non fanno altro che peggiorare la situazione“.