“Il geologo è uno degli interpreti principali del dialogo e della convivenza uomo-natura, che a Matera si realizzano attraverso un connubio straordinario e, nell’anno di ‘Matera capitale della cultura europea’, non potevamo non parlare anche di cultura geologica e di come la geologia sia elemento prioritario ed indispensabile ogni volta che si voglia affrontare seriamente qualsiasi tema legato al territorio e al costruito”: lo afferma il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, in occasione del convegno itinerante “Geo_Matera_2019: Ambiente, Territorio e Recupero del Costruito” che si tiene dal 12 al 14 giugno in Basilicata. “Noi viviamo in un Paese geologicamente giovane e di frontiera, – spiega Peduto – caratterizzato da tanti e differenti paesaggi geologici, i quali fanno dell’Italia un Paese di grande bellezza e ricco di geodiversità, ma che allo stesso tempo assomma criticità derivanti da tutti i georischi, non comuni a nessun altro Paese europeo, che avrebbero per questo meritato una diversa attenzione ed una maggiore centralità nell’azione dei governi negli anni. Ci proponiamo, quindi, di disseminare la cultura geologica con l’intento di farne capire l’importanza ed evitare che la geologia assuma un ruolo marginale, come a volte ancora accade. Con questi propositi, non solo i geologi professionisti con il Consiglio Nazionale e gli Ordini territoriali, ma tutta la comunità geologica – conclude Peduto – sarà protagonista di questa tre giorni itinerante, attraverso la partecipazione anche di colleghi dell’università e della pubblica amministrazione”.
“Con questo evento – commenta Gerardo Colangelo Presidente dell’Ordine dei Geologi della Basilicata – vogliamo lanciare un messaggio da parte dall’intera categoria dei geologi che è quello di avviare un percorso virtuoso capace di mettere al centro dell’agenda politica, di chi ha la responsabilità della governance del territorio, la messa in sicurezza del nostro Paese e l’uso sostenibile delle georisorse. Sicurezza, bellezza e tutela del territorio rappresentano gli elementi cardine della nostra professione. Un incontro che vuole evidenziare che la sostenibilità e la resilienza fondano le loro radici sul concetto più generale di conoscenza del sottosuolo e, quindi, la valutazione della sicurezza dei nostri centri storici non può prescindere dal coinvolgimento dei geologi. Il Vulture, la Val d’Agri e la collina materana – prosegue Colangelo – rappresentano solo alcuni dei siti territoriali che ci permetteranno di discutere e approfondire tematiche di estrema attualità legate alla idrogeologia, all’uso sostenibile delle georisorse, alla sismicità, all’ambiente e al recupero del costruito. La geologia ha segnato la storia del nostro territorio, dal Castello di Melfi edificato sulle lave del Vulture che ha visto l’emanazione delle prime leggi costituzionali medioevali agli ipogei di Matera, i quali hanno permesso la consacrazione della stessa città a capitale della cultura europea, riconoscendo alla Basilicata un ruolo di primo piano nel contesto sociale, storico e culturale dell’intera nazione”.
In considerazione del carattere internazionale dell’evento, al convegno partecipa anche il Presidente della Chinese Academy of Sciences, Meng Wang: “Dopo la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping e la firma dell’accordo governativo sulla Via della Seta, anche i geologi cinesi e quelli italiani, guidati dal Consiglio Nazionale dei Geologi, stanno avviando una proficua partnership. La geologia assume un ruolo molto importante nello sfruttamento delle risorse, nella ricerca nel settore edile, nella riduzione dei rischi e nell’adattamento ai cambiamenti climatici e in tanti altri campi. Dovremmo essere in grado di lavorare insieme per cogliere queste grandi opportunità per la categoria dei geologi, sia italiani sia cinesi. Solo una collaborazione reciproca potrebbe portare davvero innovazione e sviluppo” sottolinea il geologo cinese.