Il lungo ululato della sirena ha aperto oggi alle 10 alla Fiera di Padova la Campionaria dei cent’anni, ricordo della prima Fiera dei campioni in Italia nata proprio a Padova il 10 giugno 1919 e voluta da Camera di Commercio, Comune e Provincia di Padova con il contributo di enti, banche e privati cittadini. Come allora anche oggi la Fiera di Padova tornata nelle mani pubbliche dei tre enti territoriali dopo anni di proprietà francese, si è aperta con una cerimonia in cui si sono viste le massime autorità locali a simboleggiare la rinascita dell’istituzione e la volontà di collaborazione progettuale per il futuro.
Dal sindaco di Padova Sergio Giordani l’indicazione del Centenario come punto di partenza di questo patrimonio ridivenuto pubblico: “Riprenderne il controllo è stata una scelta importante e dobbiamo far tesoro dell’insegnamento delle origini della Fiera, quando il lavoro di squadra fece – come oggi – il miracolo. Per il successo della nostra economia chiamiamo a raccolta le migliori forze imprenditoriali e della ricerca scientifica: start up, Promex, Parco Scientifico Galileo, Università”.
Un invito a conservare soltanto il cambiamento è venuto dal presidente della Provincia Fabio Bui: “La padovanità è un tratto che oggi ritroviamo solo nella capacità di fare innovazione grazie alla contaminazione delle idee”. Contaminazione che trova nella Fiera di Padova il luogo ideale, l’ha sottolineata il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto: “L’ateneo ha risposto all’invito degli enti locali a farsi parte della rinascita della Fiera di Padova mettendo in campo due iniziative nascenti: il Competence Center, sfida nazionale assieme a 9 Università venete; e il collocamento in Fiera di strutture della facoltà di Ingegneria per creare un dialogo diretto con le imprese”.
Antonio Santocono presidente della Camera di Commercio di Padova: “Si ricomincia. Come nel 1919 la rinascita dopo la Grande guerra ripartì da un’idea di prima fiera italiana maturata all’interno della Camera di Commercio, così oggi assieme a Comune e Provincia diamo il via a un nuovo tipo di strategia fieristica: non più mera esposizione di prodotti, ma lancio di un sistema eco – fieristico dell’innovazione, capace di supportare le eccellenze della nostra provincia che nel 2018 ha raggiunto un Pil di 28 miliardi di euro. Lo faremo aiutati anche da un centro congressi (100 metri lineari, edifici paragonabili a un palazzo di otto piani) che tra meno di 300 giorni sarà consegnato alla Fiera di Padova, con il Competence Center che sarà pronto a settembre e con Padova che diventerà centro internazionale di banca dati e primo Data Hub d’Italia“.
Da Andrea Olivi presidente di Geo SpA società che per due anni e mezzo ha gestito la Fiera, il ringraziamento all’imprenditore Luca Griggio di Giplanet per l’impegno profuso nell’ente e l’auspicio che il futuro porti maggior armonia nel territorio circa il tema fieristico. In chiusura l’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Giuseppe Pan ha ribadito le grandi opportunità date da questa Fiera a ricerca e innovazione, temi sviscerati nel padiglione 2 dell’innovazione prodotta dalla ricerca scientifica del territorio, in cui si è tenuta la cerimonia inaugurale: “Per parte nostra la Regione si impegnerà con tutti i soggetti impegnati nel rilancio della Fiera di Padova”.
In chiusura l’ambasciatrice della Repubblica del Kosovo Alma Lama, invitata in Fiera dall’Associazione Pugliesi Padova e ospite in serata al Quirinale, è intervenuta per invitare gli imprenditori veneti ad investire nel suo che ha definito “un Paese oggi di pace che aspetta il sostegno estero ed ha il 50% della popolazione under 25 con propensione alla tecnologia”.
Tra i presenti anche l’on. Antonio De Poli, prefetto e questore di Padova, il vicesindaco Arturo Lorenzoni, gli assessori comunali allo Sport Diego Bonavina, alla cultura Andrea Colasio, il direttore di Promex Franco Conzato.