Grandinate con chicchi giganti hanno colpito a macchia di leopardo il Nord Italia devastando le coltivazioni agricole come frumento, orzo, mais, piselli, fatto strage di piantine di pomodoro, zucche, piante, fiori e ortaggi, mentre negli alpeggi è andato distrutto il foraggio per le mucche che dovevano salire sui pascoli di montagna: è quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo che ha fatto salire di un metro nelle ultime 24 ore il livello del Po al Ponte della Becca ed esondare il lago di Como e corsi d’acqua. “La grandine che – sottolinea la Coldiretti in una nota – è l’evento più temuto dagli agricoltori in questo momento perché provoca danni irreparabili alle coltivazione mandando in fumo un intero anno di lavoro, ha investito dalla Bergamasca al Cremonese, dal Bresciano al Mantovano, da Varese a Lecco mentre la Valle Spluga e Valchiavenna in provincia di Sondrio sono sott’acqua e per le piogge torrenziali con frane e smottamenti“. Le intense precipitazioni hanno fatto innalzare il livello di fiumi e gonfiato i grandi laghi verso valori massimi come quello Maggiore che secondo l’analisi della Coldiretti ha raggiunto un grado di riempimento al 111%, quello di Garda al 97% e quello di Como che è al 90% ha addirittura allagato una corsia del Lungolario. In attesa del grande caldo gli ultimi temporali aggravano dunque il drammatico conto dei danni nelle campagne dove una pazza primavera rischia di far perdere un frutto su quattro. “Dall’inizio del 2019 – spiega Coldiretti – in Italia sono state registrate ben 86 grandinate, più di una ogni due giorni, con un balzo del 48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo i dati Eswd, la banca dai degli eventi estremi in Europa“. Sono gli effetti di una tendenza alla tropicalizzazione che, conclude la Coldiretti, “si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali e bombe d’acqua i cui effetti si fanno sempre più devastanti.”
Maltempo in Lombardia: frane e allagamenti, esonda il lago di Como
Ondata di maltempo in Lombardia: frane, allagamenti e disagi alla circolazione si registrano in provincia di Sondrio. Situazione critica in Valle Spluga: inondato il by pass di Gallivaggio, aperto dopo la frana di un anno fa. Fango e detriti trascinati dal torrente Liro hanno invaso la carreggiata in entrambi sensi di marcia e di conseguenza il transito è interrotto. Una frana si è registrata in località Isola sulla SS36 dello Spluga, tra Campodolcino e Madesimo (Sondrio).
L’Anas ha disposto la chiusura della SS36 all’altezza di Samolaco (Sondrio) per l’esondazione di due torrenti, Lobia e Pisarota, che costeggiano la carreggiata. Il traffico è deviato sulla strada provinciale Trivulzia.
In Valtellina, a Delebio (Sondrio), il torrente Lesina rischia di esondare.
A Como, a causa delle piogge degli ultimi giorni e dello scioglimento della neve in Valtellina, è esondato il lago: ha allagato il lungolario. La situazione è monitorata costantemente. Il livello del lago ha richiesto la chiusura anche della seconda corsia. La corsia normalmente riservata ai bus è transitabile per le auto in modo da non bloccare la circolazione, e gli autobus vengono deviati in via Cavallotti.
Emergenza ed esondazioni nel Lecchese, evacuazioni nel Bresciano
I violenti temporali della notte hanno generato esondazioni e costretto ad evacuazioni a Premana, Primaluna e Dervio, in provincia di Lecco: i torrenti Varrone e Pioverna sono esondati in numerose zone. Gravissimi i disagi in particolare a Premana, in alta Val Varrone e nella zona più a nord della Valsassina.
Non si registrano al momento feriti.
Circolazione ferroviaria sospesa, dalle 10.15, sulla linea Lecco-Tirano/Chiavenna, fra le stazioni di Colico (Lecco) e Delebio (Sondrio) e Dervio e Bellano, in provincia di Lecco. I tecnici di Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs italiane) sono sul posto per monitorare l’evolversi della situazione.
Maltempo da ieri anche nel Bresciano: oltre 60 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per alberi caduti, allagamenti e strutture divelte. Le maggiori criticità si registrano in località Mazzunno per una frana: evacuate precauzionalmente 26 famiglie.
Le valli bergamasche sono state colpite da una forte ondata di maltempo nelle ultime ore. Gazzaniga, Ponte Nossa e Fiorano, in valle Seriana, nella notte sono state colpite da una grandinata, con i chicchi che hanno imbiancato le strade. Strade allagate e invase dalla grandine anche a Vertova.
Danni e disagi anche nell’Alto Sebino e in particolare nella zona di Costa Volpino, Rogno, Pisogne, Piancamuno, Artogne, Darfo Boario Terme, interessati da una grandinata. Box e scantinati si sono allagati.