Una temperatura media di +14.6°C, superiore ai 14.2°C tipici del periodo, e 200mm di pioggia contro i 252mm corrispondenti al CLINO, la media del trentennio di riferimento*. Sono questi i dati che hanno caratterizzato a Milano la primavera meteorologica – stagione compresa tra il 1° marzo e il 31 maggio 2019 – secondo le rilevazioni della centralina di Milano Centro (presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano), una delle 8 gestite sul territorio cittadino dalla Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo.
Due valori che sono il risultato di tre mesi molto diversi tra loro, e smentiscono almeno in parte la percezione comune di una primavera fredda e piovosa.
Se maggio, infatti, è stato da marzo 2018 il primo mese a chiudere con una temperatura media al di sotto della norma (16.2°C contro i 18.7°C del CLINO), marzo 2019 ha fatto invece registrare un valore medio di 13.1°C, superiore di quasi tre gradi a quello di riferimento (10.3°C): è stato un mese molto mite, caratterizzato da numerose giornate più calde del normale e da diversi episodi di Föhn (vento caldo e secco). Decisamente più variabile e instabile è stato aprile: contraddistinto da un’alternanza di periodi più freddi della norma e altri decisamente più caldi, si è concluso con una media di 14.5°C, contro i 13.7°C del CLINO.
La stagione è stata quindi leggermente più calda rispetto al valore di riferimento, come tutte le primavere dell’ultimo decennio ad eccezione di quella del 2013. I dati registrati a maggio hanno però contribuito a rendere sia la media delle temperature minime (9.8°C), che quella delle temperatura massime (18.3°C) più basse dei corrispondenti valori di riferimento, pari rispettivamente a 10.1°C e 19.1°C.
Il valore massimo assoluto del trimestre (+27.2°C) è stato registrato il 24 maggio, in una delle rare giornate calde del mese; da segnalare, tuttavia, anche i +24.9°C raggiunti il 24 marzo. La temperatura minima assoluta si è verificata invece il 14 marzo (+5.3°C), ma particolarmente significativi sono i +6.9°C del 6 maggio.
Anche per quanto riguarda le precipitazioni la situazione varia nel corso del trimestre: se marzo e aprile hanno fatto registrare quantitativi inferiori alla norma (24mm contro i 59mm del CLINO per il primo, 65mm contro 90mm per quanto riguarda il secondo), a maggio sono caduti 111mm di pioggia. Un dato questo che, pur superando il corrispondente valore di riferimento (103mm), non è eccezionale: alle nostre latitudini, infatti, maggio è statisticamente il mese più piovoso, insieme a ottobre. Anche lo scorso anno, pur essendo stato molto più caldo di quello appena concluso, si è contraddistinto per abbondanti precipitazioni (quasi 150mm cumulati).
Nel corso di questa primavera in alcune occasioni le piogge sono state associate a temporali, e si sono verificati anche quattro episodi di grandine.
Per quanto riguarda le previsioni per i prossimi giorni, l’instabilità che sta interessando Milano e la Lombardia si protrarrà sino a mercoledì: restano ancora possibili, quindi, rovesci e temporali. Un miglioramento delle condizioni meteorologiche, associato anche ad un aumento delle temperature, è atteso nella seconda parte della settimana.
*L’Organizzazione Meteorologica Mondiale usa come parametro di riferimento la media del trentennio 1981–2010 definita Climatological Normal (CLINO).
Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo
Costituita nel 2015, la Fondazione promuove e sviluppa programmi di studio e ricerca nel campo della meteorologia e della climatologia applicate, con particolare riferimento all’ambiente urbano e a tutte le attività che in esso si svolgono: dalla pianificazione urbana alla salute pubblica, dall’energia al settore delle costruzioni, dalla progettazione alla logistica e tutto ciò che riguarda la sostenibilità di attività e sistemi antropici.
Svolge inoltre attività didattiche, di sensibilizzazione e divulgazione delle tematiche e dei risultati delle ricerche supportate, con l’obiettivo di valorizzare e rendere disponibile tale patrimonio, a partire da quello della propria biblioteca, che consta di oltre 3.000 titoli tra libri, riviste e pubblicazioni.
Possiede inoltre la Climate Network® una rete nazionale di 50 stazioni meteorologiche urbane di qualità certificata. Dati, rilevazioni e osservazioni ricavati grazie alla rete vengono utilizzati per realizzare e promuovere studi di climatologia e meteorologia in collaborazione con organismi istituzionali e realtà accademiche di rilevanza nazionale ed internazionale.