Morto a 102 anni George Rosenkranz, padre della pillola anticoncezionale: era un ebreo fuggito dall’Europa

Morto George Rosenkranz, il chimico che diede a miliardi di donne la libertà di fare una delle scelte più importanti della propria vita
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Aveva 102 anni George Rosenkranz, uno dei ‘padri della pillola’ anticoncezionale, il chimico che con due colleghi cambiò per sempre la storia del sistema riproduttivo, morto oggi in California. Di origini ungheresi, era uno degli ebrei scappati dall’Europa durante la Seconda guerra mondiale. Rosenkranz si rifugiò prima a Cuba e poi in Messico, dove entrò a lavorare come direttore delle ricerche per la casa farmaceutica Syntex, dove il ricercatore mise in piedi un gruppo di studio che cominciò a lavorare nel campo degli ormoni. Da tempo gli scienziati sapevano che alti livelli di estrogeni e progesteroni inibivano l’ovulazione, ma non si era ancora riusciti a sintetizzare quegli ormoni dagli animali. Dopo diversi esperimenti, Rosenkranz e altri due colleghi, un rifugiato austriaco, Carl Djerassi, e uno studente, Luis Miramontes, riuscirono a sintetizzare la progestina, chiamata norethindrone o norethisterone.

Era il 15 ottobre 1951. La pillola si rivelò efficace nell’inibire la gravidanza, non costava molto ed era di facile uso, bastava assumerla per via orale, con un bicchiere d’acqua: fu un successo. Inizialmente non fu usato come anticoncezionale, ma come trattamento per la fertilità e per prevenire rischi legati all’aborto. In soli cinque anni venne dimostrata la sua efficacia e l’assenza di rischi per le donne. Molte aziende non la produssero temendo il boicottaggio sul mercato e le proteste dei gruppi religiosi, ma negli anni Sessanta, con un clima più favorevole, la pillola venne ripresa e rilanciata da altri ricercatori della Syntex, guidati da M.C. Chang, Gregory Pincus e John Rock. L’uso della pillola si diffuse in fretta e fu una vera e propria conquista per donne: per la prima volta si dava loro la possibilità di separare il sesso dal concepimento.

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