Olimpiadi 2026: da San Siro al PalaItalia, come cambierà Milano per ospitare i Giochi [GALLERY]

L’Italia tornerà ad organizzare un’edizione delle Olimpiadi, 20 anni dopo i Giochi invernali di Torino 2006: ecco come cambierà Milano per ospitare i Giochi
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Le Olimpiadi 2026 si svolgeranno a Milano-Cortina e il Codacons ha già preparato la lista degli interventi che verrà presentata all’amministrazione comunale per rendere Milanoin grado di competere con le città d’Europa più all’avanguardia“. Innanzitutto serve un decisivo miglioramento dei mezzi pubblici in città, che includa l’ampliamento delle linee, nuovi mezzi in circolazione, sia in superficie sia sotterranei, orari e incremento delle corse. Poi è necessario incrementare le piste ciclabili in città e mettere in sicurezza quelle esistenti, intervenire per effettuare manutenzione sulle strade milanesi, rendere il centro interamente zona pedonale, escludendo qualsiasi mezzo a motore, estendere il limite di velocità in città a 30Km/h per evitare incidenti stradali e diminuire l’inquinamento atmosferico.

L’Italia tornerà così ad organizzare un’edizione delle Olimpiadi, 20 anni dopo i Giochi invernali di Torino 2006. Ma se questi sono gli interventi da fare per migliorare Milano come città ospitante nel suo complesso, tanti altri saranno quelli da fare per prepararla ad ospitare al meglio le varie competizioni dei Giochi.

Il PalaItalia

Il più noto progetto di riqualificazione legato ai Giochi olimpici 2026 è la costruzione del PalaItalia nel quartiere di Santa Giulia, alla periferia Sud-est della città. L’Arena (15.000 posti) è una struttura privata che fa parte di un più ampio progetto di riqualificazione, il Montecity-Rogoredo. Risanamento si occuperà della progettazione e realizzazione in collaborazione con la società australiana Lendlease e la Ogv Europe Limited. Nel 2020, inizierà la riqualificazione dell’area, l’anno successivo è previsto l’inizio dei lavori che dovrebbero terminare a fine 2023. Il progetto avrà un costo di 70 milioni di euro e il sindaco Giuseppe Sala aveva annunciato che l’impianto sarebbe stato costruito anche senza l’assegnazione delle Olimpiadi.

Il Villaggio olimpico

La costruzione del Villaggio olimpico, che avverrà nella periferia Sud, rientra nel progetto di riqualificazione dello Scalo Ferroviario di Porta Romana. Ospiterà gli atleti in gara nel capoluogo lombardo su una superficie di 19 ettari e offrirà 1260 letti con 70 camere singole e 630 camere doppie. I lavori dovrebbero iniziare a giugno 2022 e dovrebbero essere completati otto mesi prima dell’apertura dei Giochi. Dopo le Olimpiadi, il Villaggio diventerà un campus residenziale per gli studenti universitari. Progettazione e costruzione sono affidati a Fs Sistemi Urbani, controllata interamente da Ferrovie dello Stato.

Il Palasharp

Il Palasharp, in stato di abbandono da 8 anni, diventerà la Milano Hockey Arena. In origine è stato il Palatrussardi, poi è diventato Palavobis e ancora Mazdapalace ma la struttura ha sempre ospitato eventi sportivi e concerti dalla sua nascita nel 1985, fatta eccezione per una parte che negli ultimi anni ha fatto da rifugio comunale per i senzatetto. Con un progetto da oltre 7 milioni di euro, la struttura da 8.000 posti verrà rinnovata a partire da fine 2020 e dovrebbe aprire ad ottobre 2021.

Mediolanum Forum di Assago e Allianz Cloud

Anche il Mediolanum Forum di Assago andrà risistemato entro il 2026 per ospitare al meglio il pattinaggio di figura e lo short track. Quello che serve è un ampliamento. L’Allianz Cloud, i cui lavori termineranno nei primi mesi del 2020, potrebbe ospitare diverse gare sportive. Quando saranno terminati i lavori, l’impianto, progettato dagli studi Teco+ e Acr, accoglierà oltre 50.000 spettatori, 6 spogliatoi, 2 biglietterie, un’area hospitality, 4 sky box, 3 bar e 3 ascensori. Sarà dotato anche di pannelli fotovoltaici e isolanti, illuminazione con tecnologia led e modularità dell’impianto di riscaldamento per un’opera che punta sul risparmio energetico. L’impianto consentirà piena accessibilità anche a spettatori e atleti con disabilità.

Bormio, Sondrio e Livigno

Tra Bormio e Livigno sorgerà uno dei cluster olimpici e le opere che potrebbero interessare la zona riguardano il recupero dell’ex ospedale di Bormio, la realizzazione del Villaggio olimpico a Livigno e il completamento della tangenziale di Sondrio. Dopo la fine della manifestazione, la componente temporanea del Villaggio di Livigno (quasi 50 milioni di dollari in totale) sarà riutilizzata dalla protezione civile mentre gli edifici residenziali permanenti diventeranno un centro di allenamento e preparazione fisica per atleti professionisti.

Stadio Meazza e Medal Plaza

Nonostante Inter e Milan abbiano parlato di demolizione dello stadio, nel dossier di Milano-Cortina è garantito che nel 2026 San Siro ospiterà la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali. Quindi, sembra che se ci sarà un nuovo stadio, il “futuro di San Siro” sarà deciso dopo le Olimpiadi, secondo le parole del sindaco Sala. Per quanto riguarda le premiazioni, a Milano avverranno in piazza Duomo mentre a Cortina nel campo sportivo De Rigo. Il cluster Milano-Valtellina prevede di ospitare 2.756 tra atleti e tecnici e di assegnare 46 medaglie.

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