Le associazioni dei consumatori hanno fornito anche quest’anno il consueto vademecum per chi acquista a saldo. Ecco le semplici regole per fare buoni acquisti, i consigli “anti-bidone” dell’Unione Nazionale Consumatori:
1) Prodotti difettosi. Conservate sempre lo scontrino. Non e’ vero che i capi in saldo non si possono cambiare. Valgono le regole di sempre. Il negoziante e’ obbligato a sostituire l’articolo difettoso. Avete due mesi di tempo (non 7 o 8 giorni) per denunciare il difetto del capo e per ottenere la sua sostituzione o riparazione. La scelta e’ del consumatore, salvo che il rimedio richiesto sia impossibile o eccessivamente oneroso per il venditore rispetto all’altra soluzione (non potete pretendere la sostituzione delle scarpe solo perche’ e’ rotto un laccio, in tal caso dovete accettare la riparazione). Se il cambio non e’ possibile, ad esempio perche’ manca la vostra taglia, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono) o, se preferite, ad una riduzione del prezzo.
2) No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino. Come accorgersene? State lontani da quei negozi che avevano i ripiani semivuoti prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei capi piu’ svariati. E’ improbabile che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni articolo, di tutte le taglie ed i colori.
3) Confrontate i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di piu’ esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta un giro in piu’ per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi piu’ bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete cosi’ verificare se lo sconto praticato e’ reale ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bonta’ della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone…). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualita’.
5) Diffidate degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio cosi’ da alzare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, e’ dura a morire. Per questo suggeriamo ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi troppo elevati. 6) Prova dei capi. Non c’e’ l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalita’ del negoziante. Ma il consiglio e’ di diffidare di quei negozianti che non vi vogliono far provare i capi di abbigliamento o che per farvela provare vi chiedono un anticipo.