“Ieri da Camigliatello Silano è stato lanciato con successo il pallone stratosferico MoCris per studiare i raggi cosmici con rivelatori di particelle. Il pallone ha raggiunto una quota di 31500 metri – scrive l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) sulla propria pagina Facebook -. Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere, MoCris, è un progetto nato dalla collaborazione tra ABproject, Ocra Infn e il Liceo Scientifico di Cariati”.
“Finalmente le condizioni meteo hanno permesso il lancio del pallone aerostatico del progetto MoCRiS (Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere). Sabato 8 giugno – si legge in una nota – dal bellissimo scenario attorno alla chiesa di S. Lorenzo sul lago Cecita, intorno alle 11:20, gli alunni della IV A del Liceo Scientifico di Cariati diretti dagli esperti dell’Azienda ABProject, hanno portato a conclusione il percorso di alternanza scuola lavoro che li ha portati ad approfondire importanti aspetti delle tecnologie spaziali, della fisica e dell’astronautica. Il progetto MoCRiS (Measurement of Cosmic Ray in Stratosphere) nasce da una collaborazione tra l’ABProject, azienda leader nella progettazione di sonde e razzi sonda, INFN-OCRA (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Outreach Cosmic Ray Activities) ed il Liceo Scientifico di Cariati MoCRiS”.
“Il pallone ha portato, fino alla quota di 34111 metri nella stratosfera a -32°C, una sonda con diversi esperimenti scientifici tra cui due rivelatori di particelle di tipo ArduSiPM sviluppati dall’INFN Roma per studiare la variazione del flusso di raggi cosmici in funzione della quota. Nella sonda erano presenti, inoltre, un raccoglitore di polvere spaziale e micro meteoriti ed una colonia di tardigradi, al fine di studiare la capacità di questi organismi di sopravvivere in condizioni estreme e di camere ad alta risoluzione per riprendere immagini e video spettacolari della Calabria vista dal vicino Spazio”.
“E’ stato un grandissimo successo, e la quota raggiunta è quella più alta mai registrata in Calabria da un Pallone Sonda, che a causa della sua conformazione, c’è un altissimo rischio di perdere il carico nel mare. Il successo è sicuramente il risultato di un grandissimo lavoro del team e delle simulazioni altamente precise realizzate nei giorni precedenti al lancio che hanno evidenziato una precisione assoluta dandoci un errore di soli 2 km tra la zona prevista e quella effettiva di atterraggio”.
Hanno collaborato attivamente al progetto il prof. Domenico Liguori ed i suoi studenti, il dott. Valerio Bocci e il dott. Francesco Iacoangeli dell’INFN di Roma, il dott. Antonino Brosio e l’Ing. Antonella Tripodi dell’ABProject e del Parco Astronomico Lilio, il dott. Nicola Mari ricercatore esperto di geologia planetaria dell’Università di Glasgow, i dott. Rocco Dominici e Paola Donato del dipartimento DiBEST dell’UNICAL. I dati catturati sono già al vaglio degli studiosi e nelle prossime settimane si avranno i primi risultati sul carico scientifico e che saranno oggetto di importanti pubblicazioni. Un ringraziamento particolare – conclude la nota – al D.S. del Liceo Scientifico di Cariati, prof. Franco Murano che ha creduto in questo progetto e si è detto molto soddisfatto per la sua ricaduta didattica”.