E’ tornata a casa la vedova del migrante di El Salvador annegato nel fiume Rio Grande con la figlia di due anni mentre cercava di attraversare il confine Usa con il Messico. La foto straziante di padre e figlia morti annegati abbracciati ha scosso l’America e ha fatto il giro del mondo. Quando è atterrata all’aeroporto di San Salvador, Tania Avalos, di 21 anni, è stata accolta da funzionari del ministero degli Esteri mentre camminava a testa bassa. Solo domenica scorsa la giovane ha perso marito e figlia travolti dalla corrente del fiume che ha trascinato via il marito, Oscar Martinez, e la figlioletta Angie Valeria, che avevano intenzione di raggiungere Brownsville, in Texas.
Mauricio Cabrera, viceministro degli Esteri, ha reso noto che il suo dicastero “ha preso accordi per fornirle assistenza sanitaria e sostegno psicologico“. Rafael Rosales, console salvadoregno a Monterrey, in Messico, ha riferito che e’ stata presa la decisione di rimpatriare i cadaveri via terra perché la procedura è più veloce e consente una migliore preservazione dei corpi. La famiglia Martinez-Avalos era giunta nella citta’ messicana di Matamoros con l’obiettivo di chiedere asilo negli Stati Uniti, ma a causa del ritardo dei documenti, aveva deciso di attraversare il Rio Grande.