La produzione di miele toscano di acacia quest’anno ha registrato un crollo (oltre il 50% in meno rispetto alla produzione consueta) a causa del maltempo che ha danneggiato la fioritura: ora la speranza degli agricoltori è rivolta alle altre fioriture, in particolare quelle di castagno e di girasole che servono alla produzione di ottime qualità di miele toscano.
“Soprattutto le grandinate che si sono avute nei mesi primaverili hanno danneggiato la fioritura delle acacie ma le basse temperature e la pioggia hanno anche impedito che le api uscissero all’esterno delle arnie per un lungo periodo. Il meteo, purtroppo, è ancora incerto ma per gli oltre 5mila apicoltori toscani sarebbe fondamentale una tregua dalle piogge perché è ora il momento della produzione di miele di altre fioriture, del castagno nell’Aretino, del girasole nella Valdichiana, del millefiori, e sarebbe fondamentale compensare la scarsa produzione primaverile,” spiega Confagricoltura Toscana con Gianluca Ghini, che fa parte anche dell’associazione toscana apicoltori.
“In molte zone non è stato ancora possibile procedere alle semine del grano, del girasole, del tabacco. La situazione inizia a farsi allarmante, chi ha seminato ha in buona parte i campi sott’acqua, se il bel tempo non si stabilizza anche l’annata rischia di essere compromessa,” conclude Ghini.