La NASA ha confermato di aver individuato 3 asteroidi che sfrecciavano vicino alla Terra ieri, mercoledì 24 luglio. 2019 OD era tra di loro e ha viaggiato all’incredibile velocità di 69.000km/h mentre attraversava l’orbita terrestre a 357.538km dal nostro pianeta, ossia 26.933km più vicino della luna. L’asteroide era ampio oltre 119 metri nel suo punto di maggiore ampiezza. Con la sua velocità, 2019 OD avrebbe potuto viaggiare da Londra all’Australia circa 4 volte in un’ora. Inoltre, l’asteroide 2019 OE è passato a 966.401km dalla Terra alle 16:36 (ora italiana) mentre 2015 HM10 ha raggiunto i 4,6 milioni di chilometri dalla Terra alle 8 del mattino.
La NASA ha affermato che nessuno di questi asteroidi ha rappresentato una minaccia per la Terra. Tuttavia, anche le altre due rocce spaziali hanno viaggiato a velocità spaventose. 2015 HM10, ampio 110 metri, sfrecciava a 34.235km/h, mentre 2019 OE, ampio 51 metri, viaggiava a 32.579km/h.
Secondo quanto riportato dalla CNN nel mese di giungo, gli astronomi hanno mostrato che i progressi nei telescopi potrebbero essere in grado di avvisare le persone sull’imminente impatto di un asteroide sul nostro pianeta con un preavviso sufficiente per l’evacuazione delle aree interessate. Un team di scienziati dell’Università delle Hawaii è stato in grado di rilevare 2019 MO, che aveva un diametro di soli 4 metri, prima che entrasse nell’atmosfera terrestre. L’asteroide si è disintegrato nell’atmosfera, ma se fosse stato più grande, avrebbe potuto avere il potenziale di creare seri danni.
All’epoca, David Farnocchia, scienziato del Centro per gli oggetti near Earth della NASA, ha dichiarato a Meto.co.uk: “Gli asteroidi di queste dimensioni sono molto più piccoli di quelli che siamo incaricati di rintracciare. Sono così piccoli che non sopravvivrebbero al passaggio attraverso l’atmosfera per causare danni sulla superficie della Terra. Ma questo evento mostra di cosa sono capaci i nostri programmi, anche per oggetti di così piccole dimensioni”.
La NASA ha già confermato che costruirà il Double Asteroid Redirection Test (DART), che sarà testato nel 2022 per vedere se può colpire un piccolo corpo nel sistema di asteroidi Didymos, il che potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare sistemi che potrebbe deviare gli asteroidi pericolosi.