“I 18 progetti irrigui, finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Sviluppo Rurale, permetteranno annualmente un risparmio d’acqua pari al volume del lago d’Iseo; i dati saranno resi noti nel corso dell’Assemblea ANBI, che si terrà il 3 e 4 Luglio prossimi Roma.”
Ad anticipare il significativo dato, frutto anche della ricerca applicata degli enti di bonifica, è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto, a Milano, al convegno “Conoscere per intervenire”, promosso da Regione ed ANBI Lombardia.
“Tali buone pratiche – prosegue il Presidente di ANBI – rafforzeranno l’azione di Irrigants d’Europe per affermare in ambito comunitario, superando anacronistici pregiudizi, la funzione dell’irrigazione come fondamentale fattore economico ed ambientale, soprattutto per le agricolture mediterranee. L’obbiettivo è quello di rafforzare la funzione dei distretti idrografici, puntando a colmare la forbice tra fabbisogni e prelievi idrici, diminuendo gli approvvigionamenti da pozzi e preservando così la falda. Ora siamo in periodo di discussione sulla nuova Politica Agricola Comune, che dovrà dedicare specifici capitoli ai temi legati all’uso, all’approvvigionamento ed alla conservazione delle risorse idriche. In Lombardia, ad esempio, ci si è già attivati per la trasformazione di cave dismesse in bacini di accumulo idrico. Nel futuro, ricerca ed innovazione saranno determinanti per vincere la sfida dell’efficienza ed essere competitivi sui mercati globali. In questo, la gestione dei Consorzi di bonifica, basata sui principi di autogoverno e sussidiarietà, è esemplare, perché dimostra capacità progettuale e di gestione della spesa in tempi certi e rapidi. Gli enti consortili si confermano così, giorno dopo giorno, custodi della risorsa idrica e presidio del territorio in un tempo, in cui i cambiamenti climatici obbligano la politica a riprogrammare le scelte a servizio del territorio.”