Sbarco sulla luna, Armstrong morì per malasanità, un accordo segreto da 6 milioni di dollari chiuse la vicenda: la rivelazione del New York Times

Era il 7 agosto del 2012 quando Armostrong veniva operato nell'ospedale di Cincinnati per un bypass, un'operazione che sembrava essere andata per il meglio, invece...
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Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna, morì per malasanità, secondo quanto afferma il New York Times. Le cure che gli furono offerte dal Mercy Health-Fairfield Hospital dopo l’intervento al cuore nel 2012, quando aveva 82 anni, non erano adeguate. La famiglia accusò subito l’ospedale per la morte del famoso astronauta. Lo scontro, alla fine, si risolse con un accordo segreto da sei milioni di dollari per la famiglia, per lasciarsi la disputa alle spalle, secondo quanto riportata la testata americana.

Era il 7 agosto del 2012 quando Armostrong veniva operato nell’ospedale di Cincinnati per un bypass. Un’operazione che sembrava essere andata per il meglio: l’ex astronauta sembrava stare bene e camminare per i corridoi. Ma la salute di Armstrong iniziò a peggiorare con la rimozione dei tubicini del peacemaker temporaneo, fino a portarlo alla morte, il 25 agosto 2012. La rimozione aveva causato un’emorragia interna, non affrontata in modo adeguato dai medici.

Lightroom Photos/NASA

I due figli dell’astronauta attaccarono subito l’ospedale, e lo scontro andò avanti per anni. Nel 2014, poco prima che Mark e Rick Armstrong si recassero in Florida in occasione del 45° anniversario dello sbarco sulla Luna, il loro legale inviò una lettera all’ospedale. “L’evento a cui partecipano al Kennedy Space Center riceverà una copertura informativa nazionale. A Rick e Mark editori e sceneggiatori chiedono da tempo informazioni su Neil che nessuno ancora conosce“, si legge nella lettera, nella quale l’avvocato della famiglia suggeriva come in mancanza di un accordo, l’ospedale avrebbe potuto ricevere una pubblicità particolarmente negativa per aver inflitto cure inadeguate a una delle figure pubbliche più famose d’America. La lettera gettò nel panico l’ospedale, che immediatamente avviò consultazioni con esperti per verificare la veridicità delle accuse. Per paura di indiscrezioni, i legali e lo staff dell’ospedale facevano riferimento ad Armstrong come ‘Ned Anderson’. Dei sei milioni ricevuti, 5,2 sono stati divisi fra i due figli di Armstrong. Il resto è stato spartito fra la sorella e il fratello dell’astronauta e i suoi nipoti. La vedova Armstrong, Carol, non ha partecipato al patteggiamento.

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