Come sarebbe la Terra senza la nostra pervasiva presenza? Deforestazione, urbanizzazione selvaggia, inquinamento e sfruttamento indiscriminato delle risorse non si fermano perché sono alimentati dai nostri attuali modelli di sviluppo e di consumo. È un comportamento davvero poco sapiens: su questo rifletterà il filosofo della scienza Telmo Pievani al Festival della Mente venerdì 30 agosto alle ore 19 al Canale Lunense.
Telmo Pievani è ordinario di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Padova. È presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica e membro del direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia. A fine agosto uscirà per Contrasto La terra dopo di noi (con Frans Lanting).
Creare un’arca immateriale che custodisca i suoni del mondo per le generazioni future e un’arca tecnologica – la Sonosfera – dove farne esperienza con il suono 3D, significa salvaguardare la pluralità degli ecosistemi accrescendo, in questo modo, la coscienza ecologica pubblica. Frammenti di estinzione è il progetto polifonico che David Monacchi porterà al Festival della Mente sabato 31 agosto alle ore 9.45 al cinema Moderno. All’interno dell’evento, anche la proiezione del pluripremiato film di Monacchi Dusk Chorus.
David Monacchi (Urbino, 1970) è un artista interdisciplinare, compositore e ingegnere del suono. Conduce una ricerca sul patrimonio dei suoni delle foreste primarie equatoriali. Di recente, è stato invitato alla Conferenza ONU sulla biodiversità COP-14. È inoltre membro fondatore della International Society of Ecoacoustics.
Come sta cambiando il clima della Terra? E quale tipo di clima ci aspettiamo nel futuro? Antonello Provenzale al Festival della Mente, nell’incontro in programma sabato 31 agosto alle ore 12.15 in Piazza Matteotti, parlerà dei grandi cambiamenti ambientali e climatici e di come sia l’uomo ad influenzarli profondamente.
Antonello Provenzale è direttore dell’Istituto di Geoscienze e georisorse del CNR. Coordina il progetto europeo H2020 Ecopotential, dedicato all’uso di dati di campo e satellitari per caratterizzare i cambiamenti negli ecosistemi naturali, e il progetto PON LifeWatch, dedicato alla creazione di laboratori virtuali per la ricerca sull’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi.
Alberto Giuliani accompagnerà il pubblico del Festival della Mente in un viaggio futuristico Alla ricerca dell’immortalità, domenica 1 settembre alle ore 11.45 al cinema Moderno. Dagli astronauti della NASA che simulano la vita su Marte alla ricerca genomica in Cina, passando per i laboratori di crioconservazione umana e di clonazione, si incontreranno i padri della robotica umanoide e i guardiani dei ghiacci. Sarà un viaggio pieno di domande.
Unica certezza: l’essere umano già sogna di vivere una vita eterna.
Alberto Giuliani, scrittore, fotografo e regista, è autore del libro Gli immortali (Il Saggiatore, 2019). Realizza documentari e campagne digital per il mondo corporate. Ha insegnato storytelling e self-branding in scuole di fotografia e cinema tra Milano e Roma.
Quale paesaggio per il futuro dell’Italia e del mondo è l’incontro che Mauro Agnoletti terrà al Festival della Mente domenica 1 settembre alle ore 12 al Canale Lunense. Conciliare un modello di sostenibilità che assicuri il mantenimento dell’ecosistema terrestre con i ritmi del progresso economico, sociale e ambientale è necessario per far fronte a tendenze come lo spopolamento delle aree rurali, i problemi di inquinamento e riscaldamento climatico, la scarsa quantità e qualità delle risorse alimentari. C’è bisogno di una nuova visione, e in questo senso l’Italia può giocare un ruolo importante, proponendo la propria cultura in materia di qualità dei prodotti agroalimentari e del patrimonio paesaggistico e ambientale.
Mauro Agnoletti è presidente dell’Osservatorio del Paesaggio della Regione Toscana, coordinatore scientifico del Registro dei paesaggi rurali nell’ambito delle politiche per lo sviluppo rurale presso il Ministero dell’Agricoltura e presidente del comitato scientifico del Programma Mondiale della FAO sul patrimonio agricolo. Ha collaborato con UNESCO, World Bank, Consiglio d’Europa e Convenzione per la Diversità Biologica.
Qualche decina di anni fa la plastica era dominante nel nostro modo di vivere e di consumare. Oggi siamo tutti preoccupati per i problemi ambientali legati alla sua produzione, al suo utilizzo e al suo smaltimento. Ma le tanto pubblicizzate bioplastiche possono rappresentare realmente una valida soluzione per il futuro di tutti noi? Il chimico Marco Ortenzi e il biologo Marco Parolini, ospiti del Festival della Mente, cercheranno di darvi risposta nell’incontro Tutta la verità su plastica e bioplastica (forse) domenica 1 settembre alle ore 14.45 al cinema Moderno.
Marco Ortenzi è specializzato nella sintesi e nello sviluppo di nuovi materiali a base di polimeri. Collabora come ricercatore con il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Milano, e con aziende studiando materiali e processi innovativi che possano trovare applicazione in diversi settori industriali.
Marco Parolini è ricercatore in Ecologia presso il Dipartimento di Scienze e politiche ambientali dell’Università degli Studi di Milano. La sua attività di studio si sviluppa prevalentemente in ambito ecotossicologico.