Esplorazione Spaziale, le future basi sulla Luna saranno stampate in 3D: useranno come “inchiostro” la sabbia lunare [FOTO]

Ecco come saranno le future basi sulla Luna grazie alle stampanti 3D
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Cupole avveniristiche stampate in 3D a partire dalla sabbia lunare, ossia la regolite: saranno costruite probabilmente cosi’ le basi destinate a ospitare le prime colonie di uomini sulla Luna. Lo indicano gli studi condotti dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) che hanno esplorato la fattibilita’ dell’uso di questa tecnologia sulla Luna. Uno di essi e’ stato condotto in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha sperimentato la tecnica chiamata D-Shape per stampare i muri delle basi, strato dopo strato. Per costruire le future basi, rileva l’Esa, e’ molto costoso trasportare tutto il materiale da Terra, e per questo la parola d’ordine, nella nuova era dell’esplorazione lunare, e’ sfruttare le risorse locali. La soluzione logisticamente, tecnicamente ed economicamente piu’ plausibile per costruire una futura base lunare si e’ dimostrata l’uso della stampa 3D. I mattoni di regolite delle basi, inoltre, potrebbero accumulare l’energia solare e fornire elettricita’ alle strutture, come ha dimostrato sempre l’Esa in collaborazione con l’azienda Azimut Space. Nello spazio, l’energia generalmente viene prodotta con i pannelli solari. Ma i futuri abitanti della Luna passeranno fino a 16 giorni nelle tenebre, durante la notte lunare. Trovare una soluzione alternativa che accumuli la luce solare durante i lunghi giorni lunari e la conservi per l’uso notturno, secondo l’Esa, e’ essenziale per trasformare in realta’ la prospettiva di una colonizzazione della Luna. I ricercatori hanno fabbricato una regolite lunare ‘artificiale’, a partire dalle rocce terrestri che sono state ridotte in polvere, e l’hanno usata per ottenere un mattone che e’ stato riscaldato per vedere se poteva immagazzinare calore. Una volta riscaldato, il mattone e’ stato collegato a un motore termico per generare elettricita’. “L’uso della regolite per immagazzinare il calore – rileva il responsabile del progetto Luca Celotti, della Azimut Space – ci consentira’ di portare avanti missioni spaziali piu’ ambiziose”. La regolite potrebbe essere utilizzata anche per fabbricare altri tipi di oggetti: e’ ricca di elementi come titanio, alluminio, ferro con cui si possono costruire attrezzature ed e’ abbondante di silicio con cui si possono costruire apparecchiature elettroniche.

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