All’origine degli attacchi di cuore e delle malattie cardiovascolari negli esseri umani potrebbe esserci un gene, perduto dai nostri antenati 2-3 milioni di anni fa: l’assenza della molecola che produce uno zucchero presente anche nella carne rossa spiegherebbe perché i disturbi cardiaci sono comuni nell’uomo e molto rari in tutti gli altri animali.
Uno studio pubblicato su “Pnas” da ricercatori dell’Università della California è partito dall’assunto per cui gli infarti causati dall’occlusione delle arterie con depositi di grasso sono praticamente inesistenti negli altri mammiferi: per comprendere la causa, i ricercatori hanno condotto test su topi inattivando il gene CMAH, responsabile della produzione di uno zucchero chiamato acido N-Glicolneuraminico (Neu5Gc): gli animali con la modifica hanno mostrato un rischio di attacco cardiaco raddoppiato. Chi consuma carne rossa è ripetutamente esposto a questo zucchero, che, secondo i ricercatori, causa una risposta immunitaria e un’infiammazione cronica.
“Il nostro studio spiega perché anche i vegetariani, che non presentano particolari fattori di rischio, sono comunque molto suscettibili alle malattie cardiovascolari,” precisano i ricercatori.