“L’ulivo rappresenta una risorsa importante contro il rischio di dissesto idrogeologico e per realizzare piani di recupero del territorio. Circa 175 milioni di ulivi (il 71% del totale) si trovano infatti su aree collinari (60%) o in montagna (11%) per complessivi 780 mila ettari. Sono piante che rappresentano un prezioso alleato perche’ riducono il pericolo di frane e smottamenti”. E’ quanto dichiarato da Unaprol a commento delle previsioni meteo di queste ore che prevedono, come ricorda il Consorzio olivicolo italiano, “oggi e domani in tutta Italia fenomeni meteo estremi con nubifragi, grandinate e bombe d’acqua”.
Il consorzio spiega inoltre che i comuni a rischio idrogeologico sono il 91,1% con oltre 7 milioni di persone che risiedono in aree pericolose per alluvioni o frane. “Una problematica– si legge – che si e’ acuita negli ultimi 25 anni con la perdita del 28% di terra coltivata per colpa della cementificazione e dalla riduzione della superficie agricola utilizzabile a 12,8 milioni di ettari, di cui circa 1,1 milioni sono coltivati a ulivo“.
“L’olivicoltura- afferma il presidente di Unaprol David Granieri– non solo e’ fondamentale per l’economia locale e per il recupero e lo sfruttamento delle aree marginali, ma anche per aumentare la sicurezza del territorio sempre piu’ a rischio per i cambiamenti climatici”. “Il settore olivicolo ha quanto mai bisogno- aggiunge– di investimenti adeguati, di interventi strutturali e di una strategia nazionale anche per aumentare la superficie investita a olivo che negli ultimi anni e’ arrivato sulle Alpi, in provincia di Sondrio”.