Nel prima metà del mese di luglio sull’Italia si sono abbattute in media più di 10 grandinate violente al giorno che hanno provocato pesanti danni nelle città e nelle campagne dove in questo momento i chicchi distruggono verdure, frutta e cereali prossimi alla raccolta mandando in fumo un intero anno di lavoro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti in occasione dell’ultima ondata di Maltempo che investe il Paese da Nord a Sud, sulla base della Banca dati europea sugli eventi estremi ESWD che ha rilevato a Luglio sulla Penisola anche 9 trombe d’aria. Piante sradicate, serre divelte, frutta come le pesche, le mele, l’uva ed i kiwi flagellata come pure meloni e pomodori ma anche campi allagati e grano e mais stesi a terra – spiega la Coldiretti – sono il risultato dei temporali intensi accompagnati da grandinate killer che hanno colpito il territorio a macchia di leopardo. Le tempeste di luglio confermano le anomalie di un 2019 che – sottolinea la Coldiretti – è stato segnato dai primi mesi dell’anno particolarmente siccitosi ai quali ha fatto seguito un maggio freddo e bagnato ed un mese di giugno tra i più caldi. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici che – conclude la Coldiretti – si manifestano con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al Maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.