Nel giorno del ritrovamento del corpo del povero Cosimo Massaro, l’operaio di Fragagnano morto a Taranto per la caduta della gru dello stabilimento siderurgico ex Ilva durante la tempesta di mercoledì sera, la Puglia è stata nuovamente investita da una violenta ondata di maltempo che ha provocato danni e disagi in tutta l’isola. Nel pomeriggio di sabato sono caduti ben 59mm di pioggia a Cerfignano, 58mm a Putignano, 57mm a Veglie, 53mm a Palo del Colle, 48mm ad Acquaviva delle Fonti, 44mm a Galatone, 41mm a Galatina, 40mm a Melendugno, 39mm a Cisternino, 38mm a Tuglie, 37mm a Latiano, 36mm a Supersano, 34mm a Soleto, 33mm a Fasano, 29mm a Vico del Gargano, 26mm a Collepasso, 24mm a Barletta e Crispiano, 22mm a Squinzano. I fenomeni estremi sono stati diffusi a gran parte della Regione.
Nelle campagne intorno a Rutigliano si sono verificati smottamenti e inondazioni. Allagamenti nelle campagne tra Casamassima e Conversano. Le piogge stanno interessando anche la zona a nord di Lecce, in particolare a Melendugno e nelle marine vicine, dove si sono verificati allagamenti e intasamenti di tombini. E’ stata allertata la Protezione civile per un intervento nella cittadina con le pompe idrovore. Il sindaco Marco Potì ha chiesto di “evitare di circolare con auto o altro. C’è necessità di volontari per liberare tombini e bloccare traffico”.
Terza tromba d’aria in 7 giorni sul Gargano, con epicentro a Manfredonia, mentre grandinate e nubifragi hanno allagato le campagne, provocato smottamenti e strappato via interi campi di pomodori. Lo sottolinea Coldiretti Foggia, alla quale sono giunte segnalazioni “dagli agricoltori di Manfredonia, Mattinata, San Marco in Lamis, San Nicandro, Vieste, Lesina e Vico del Gargano, con danni a macchia di leopardo tra il 30% e l’80% sulle colture di pomodori, zucche e ortaggi e su vigneti e oliveti”. “E’ l’ultimo episodio in ordine di tempo – aggiunge Coldiretti Foggia – dopo le violente grandinate dei giorni scorsi ad Apricena, Poggio Imperiale, Lesina, Serracapriola, San Severo. Tromba d’aria tra San Severo e San Marco in Lamis in provincia di Foggia, oltre all’alluvione, che ha creato vere e proprie cascate d’acqua a San Giovanni Rotondo”.
Incendio a Gallipoli, trovate ossa di corpo completamente carbonizzato
Intanto un grosso incendio ha colpito il parco naturale di Punta Pizzo a Gallipoli, in provincia di Lecce, bruciando circa 15 ettari di vegetazione. Sul posto 4 squadre dell’Arif per un totale di 13 operatori, con loro anche Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e Volontari. Gli ospiti di un albergo, lambito dalle fiamme, sono stati fatti evacuare temporaneamente. Paura anche per i bagnanti che hanno visto le fiamme svilupparsi sulla scogliera. Nel corso delle operazioni di bonifica una squadra dell’Arifa “ha ritrovato un cadavere carbonizzato”. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e agenti di Polizia. “Saranno le indagini – spiega Arif – a chiarire se si tratta del corpo di un uomo o di una donna e se la morte sia stata causata dalle fiamme o sia antecedente all’incendio. La situazione è ora comunque sotto controllo”.
Lo stato dei resti non consente di stabilire neppure il sesso dell’individuo e sarà, quindi, difficile procedere all’identificazione. Del corpo restano solo il teschio e parte della spina dorsale. Delle indagini si sta occupando il commissariato di polizia di Gallipoli guidato dal vice questore Monica Sammati che coordina gli accertamenti sul posto. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della locale compagnia. Le fiamme sono state domate dalle squadre dei vigili del fuoco, dell’Arif (Agenzia regionale per le attivita’ irrigue e forestali) e dei Carabinieri forestali, ma decisivo e’ stato l’intervento di un canadair decollato da Lamezia Terme che ha dovuto effettuare diversi lanci di acqua. Sono andati in fumo oltre 15 ettari di pineta e macchia mediterranea. Non si esclude che si sia trattato di un incendio doloso.