Dopo il rientro “incontrollato” della Stazione Spaziale cinese Tiangong 1, avvenuto nell’Aprile 2018, sta per cadere sulla Terra un altro “Palazzo Celeste“, la stazione Tiangong 2: stavolta però dovrebbe trattarsi di un rientro controllato.
L’ingresso in atmosfera dovrebbe avvenire domani 19 luglio, nell’Oceano Pacifico meridionale, e la Stazione dovrebbe, in teoria, disintegrarsi del tutto (anche se non si esclude che alcuni frammenti possano raggiungere la Terra).
Lanciata nel 2016, Tiangong 2, lunga circa 10 metri e larga circa 3, ha stabilito il record di permanenza in orbita di due taikonauti (gli astronauti cinesi): un mese.
“L’operazione di rientro durerà circa un’ora“, ha spiegato all’ANSA il fisico Luciano Anselmo, ricercatore di dinamica del volo spaziale dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del CNR di Pisa. “L’agenzia spaziale cinese non ha fornito dettagli sull’orario, ma solo sul giorno e sull’area di rientro, una regione rettangolare del Pacifico meridionale, tra i 90 e i 160 di longitudine Ovest e i 30 e i 45 di latitudine Sud. Si tratta di una delle regioni più disabitate della Terra, che raccoglierà i frammenti in un’area di un migliaio di chilometri. A mio avviso per avere la migliore copertura della traiettoria all’interno dell’area di rientro scelta, l’orario migliore è tra le 17 e le 18 italiane. Ma i cinesi si riservano finestre utili anche nelle ore precedenti e successive“.