“Circa mille ettari di terreno andati a fuoco con coltivazioni di mirto, ulivi e pascoli con pecore, cavalli e altri animali uccisi dalle fiamme ma anche case rurali, trattori, attrezzature, capannoni e foraggio per l’alimentazione del bestiame bruciati“: è questo il primo bilancio tracciato dalla Coldiretti dei danni provocati dal grave incendio nell’agro di Siniscola in provincia di Nuoro in Sardegna dove la Protezione civile ha emanato una nuova allerta di pericolo “alto” per incendi boschivi a causa del caldo e del vento. “Gli allevatori – sottolinea la Coldiretti – hanno messo a repentaglio la propria incolumità per salvare il bestiame ma nulla si è potuto contro la violenza del fuoco che ha devastato tutto ciò che ha trovato davanti. Una emergenza grave che ha fatto scattare la solidarietà degli agricoltori della Coldiretti che hanno annunciato l’arrivo di foraggio per garantire l’alimentazione degli animali scampati all’incendio con l’obiettivo di mettere in sicurezza le aziende e non fermare l’attività.”
Coldiretti “è impegnata nell’immediato ad aiutare le aziende e a monitorare la situazione in modo di avere un quadro più completo delle perdite e avanzare proposte dettagliate alle Istituzioni per affrontare un disastro ambientale oltre che economico.”
Richiesta di stato di emergenza
“Ho incontrato una comunità che chiede alla politica regionale di non essere abbandonata. Perciò’, d’intesa col presidente Solinas, chiederemo al Governo il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’, auspicando ampia condivisione e sostegno da parte della politica regionale e nazionale“. Lo ha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, Gianni Lampis, oggi a Siniscola (Nuoro), durante il colloquio con il sindaco Gianluigi Farris e l’intera amministrazione comunale, prima di effettuare un sopralluogo nelle aree interessate dal vasto incendio.