Rivivere la tensione degli ultimi 3 minuti che hanno preceduto l’atterraggio della missione Apollo 11 sulla Luna. Grazie ad una simulazione video della NASA, che ha ricostruito il paesaggio lunare così come devono averlo visto Neil Armstrong e Buzz Aldrin a bordo del lander Eagle, ora si può. I ricercatori si sono serviti delle immagini riprese dalla sonda Lro (Lunar Reconnaissance Orbiter) della NASA, ripercorrendo l’esatta traiettoria seguita 50 anni fa e sincronizzandola con le autentiche registrazioni audio.
Il video, che trovate in fondo all’articolo, inizia nel momento in cui Armstrong, a circa 600 metri di altezza dal suolo, si rende conto che il sito di atterraggio previsto è cosparso di pericolosi massi. Non ha potuto accorgersene prima perché la sua attenzione e quella del compagno Aldrin era stata catturata da una spia di allarme scattata a circa 10.000 metri dalla superficie. Nessuno dei due sapeva la causa e alla fine il controllo missione ha comunicato loro di ignorarla. Quella spia era costata, però, del tempo prezioso e Armstrong, pressato dalla scarsità di tempo e di carburante, ha preso il posto del computer di bordo per riposizionare l’Eagle e farlo atterrare circa 500 metri più avanti, dove il terreno era più sgombro.
Ad un’altitudine di poco più di 60 metri, al controllo missione si accende la spia del serbatoio: a terra iniziano quindi un conto alla rovescia di 94 secondi, al termine del quale si deciderà se atterrare o annullare la missione. Quando mancano solo 20 secondi, Armstrong spegne finalmente i motori e comunica l’avvenuto atterraggio, permettendo a tutte le persone nella stanza del controllo missione di tornare a respirare e a tutti gli abitanti della Terra di esultare per il raggiungimento di un grande traguardo: quello del primo uomo su un mondo diverso dalla Terra.