“Fiorire d’inverno“, nel periodo più difficile dell’anno: questo il titolo che Nadia Toffa aveva scelto per il suo libro, uscito a ottobre scorso per Mondadori, in cui aveva raccontato la battaglia contro il tumore provando a lanciare un messaggio di rinascita e di speranza. E’ morta oggi, a 40 anni.
Nadia ha provato a trasformare il cancro “in un dono, un’occasione, un’opportunità“, aveva scritto nel suo libro, attirandosi critiche sul web, ma anche tanta vicinanza e il plauso del mondo della scienza per l’invito ai malati a seguire le uniche cure certe, la chemio e la radioterapia. Aveva instaurato un rapporto eccezionale con i suoi fan, soprattutto sui social: il dialogo si era interrotto da alcune settimane, mettendo in allarme il pubblico, preoccupato per il possibile aggravarsi delle sue condizioni.
“Io e Totò unite contro l’afa.. e dalle vostre parti come va? Vi bacio tutti, tutti, tutti“: è l’ultimo post su Facebook, del 1° luglio. La conduttrice si ritraeva sorridente con un selfie abbracciata al suo cane bassotto dal divano di casa. Poi il silenzio.
Nata a Brescia il 10 giugno 1979, dopo il debutto nell’emittenza locale Nadia Toffa era diventata inviata delle Iene nel 2009, partecipando a importanti inchieste sulle truffe ai danni del servizio sanitario nazionale, sulle slot machine, sullo smaltimento del traffico di rifiuti illegali in Campania, sull’Ilva di Taranto, sull’infanzia violata.