Circolazione barica caratterizzata da dinamiche più mobili nel corso della seconda parte del mese. Si prospettano, prossimamente, anche promontori di un certo significato, in corrispondenza del Mediterraneo centrale e dell’Italia, ma non si vede particolare continuità. Insomma, la circolazione alle medie latitudini palesa una maggiore frenesia in prospettiva, caratteristica tipica di una fase stagionale che inizia a declinare.
Trattiamo, in questa sede, dell’evoluzione per l’ultima settimana del mese o per gli ultimi 7/9 giorni, quindi tendenza che va oltre una settimana con affidabilità previsionale quasi scarsa. Indicazioni sulla possibile circolazione di massima, però, ci sono e da qualche proiezione dei maggiori centri di calcolo, appaiono abbastanza coerenti circa un nuovo cambiamento del tempo che potrà intervenire dal 23/24 del mese e per alcuni giorni a seguire.
Al momento, le maggiori simulazioni ci fanno propendere per una possibile crisi depressionaria per quelle date e anomalia barica concentrata tra il Golfo del Leone, le Baleari e la Sardegna. Parliamo di possibile anomalia, quindi per il momento non si è in grado di valutare l’entità della crisi, tuttavia parametri barici in decadimento sono piuttosto evidenti su quell’area mediterranea mentre, al contrario, sembrano porsi in crescendo alle medie e alte latitudini europee.
Tutti indizi predisponenti una crisi diffusa sul territorio, la cui entità dovrà essere valutata via via nel corso del mese. Allo stato attuale delle indicazioni prevalenti, riteniamo che le regioni che per prima dovrebbero subire gli effetti della crisi, dovrebbero essere quelle settentrionali in genere, quelle del medio-alto Tirreno e la Sardegna. Su queste aree potrebbero intensificarsi, a partire dalle date considerate, rovesci e temporali magari divenendo via via più diffusi e più forti. Stando alle dinamiche circolatorie, effetti minori o perlomeno più tardivi in termini di precipitazioni, dovrebbero aversi sul medio-basso Adriatico e al Sud, ma anche qui con un cambiamento progressivo del tempo.
Il campo termico sarebbe in calo verso valori più o meno stagionali e con maggiore decisione al Nord e sul medio-alto Tirreno.
Continueremo a seguire l’evoluzione, apportando quotidiani aggiornamenti su questa tendenza.