Da un po’ di giorni stiamo indagando sulla possibile evoluzione del tempo per il corso dell’ultima settimana di agosto. Continua ad apparire quella la fase di svolta in questa stagione estiva che, sino ad allora, non presenterà grossi rilievi in termini di circolazione, se non stabilità e sole per diversi giorni al Centro-sud, almeno per i prossimi 5/6, e un flusso temporalesco su Alpi, quindi instabilità piuttosto circoscritta.
Il primo attacco al promontorio nordafricano proverrebbe da un flusso instabile di matrice atlantica che, dal Golfo di Biscaglia, Centro-sud Francia, Provenza, affonderebbe la sua azione verso il Nord Mediterraneo intorno al 22-23 del mese. Al cavo d’onda oceanico risponderebbe tempestivamente un promontorio subtropicale che, però, andrebbe ergendosi verso le medie latitudini britanniche con asse iberico, quindi piuttosto decentrato a Ovest.
Potrebbe trattarsi, questa, di una manovra che potrebbe mettere in crisi l’estate italiana. È una manovra classica, infatti, che potrebbe preludere a un cosiddetto CUT-OFF barico, ossia all’isolamento di una blanda circolazione depressionaria, magari non eccessivamente profonda, ma insidiosa e anche insistente sul bacino centrale del Mediterraneo, tendente a evolvere in parte verso le aree orientali del bacino, in parte verso lo Stretto di Gibilterra. Deduciamo tutto questo anche da una indagine ultima, effettuata in riferimento alle anomalie bariche previste al suolo, nell’immagine sotto.
Esse ci mostrano chiaramente come, a partire appunto dal 23/24 del corrente mese, i deficit barici, rappresentati dai colori più scuri, e le maggiori curvature cicloniche delle isobare, siano maggiormente presenti in prossimità del Mediterraneo centro-meridionale, settori iberici centro meridionali e settori nordafricani, mentre le anomalie positive, colorazione più accesa, riguarderebbero tutti i settori centro settentrionali del continente.
La considerazione di una crisi mediterranea più ampia, trova conferma anche nella distribuzione delle anomalie termiche, cartina in evidenza, prevista sempre verso l’ultima settimana del mese.
Balza subito agli occhi come i settori mediterranei centro-meridionali siano caratterizzati da una colorazione a scala di blu, quindi con anomalie negative delle temperature, ossia un po’ sotto la media; altre aree in bianco, con temperature nella norma, e aree minori, essenzialmente quelle centro orientali del bacino, con colorazione più verso il rosso, quindi anomalie un po’ sopra la norma. Balza oltremodo agli occhi, la pesante anomalia positiva prevista sull’asse Marocco-Spagna-Francia e poi anche sull’Est Europa, aree dove verosimilmente stazionerebbero figure anticicloniche più stabili o comunque interessate da flussi circolatori più meridionali. Questo il quadro proposto a oggi dai maggiori centri di calcolo.
Non vogliamo ancora trarre conseguenze definitive sull’evoluzione del tempo, in quanto dovremo ancora valutare l’effettiva consistenza della crisi barica: queste esaminate oggi sono solo anomalie poco rappresentative circa l’entità di possibili strutture depressionarie. Pur tuttavia, continuiamo a trovare conferme circa una svolta nello stato del tempo a partire dal 23/24 agosto, con buona probabilità che arrivino più nubi e piogge, magari soprattutto in prossimità dei settori appenninici, alpini e prealpini, ma poi via via anche verso le pianure e le coste.
Maggiori dettagli nel corso dei prossimi giorni.