L’immagine a corredo dell’articolo mostra la gravità dello scioglimento in atto dei ghiacci in Groenlandia: sono ben distinguibili le “pozze” d’acqua blu nel bianco circostante, mentre, a poca distanza, divampano le fiamme.
La foto è stata catturata dallo Spazio dal satellite per l’osservazione terrestre Sentinel 3, sviluppato dall’European Space Agency come parte del Programma Copernicus: immagine è stata processata da Pierre Markuse.
I ghiacci dell’emisfero settentrionale si stanno sciogliendo a un ritmo record, ondate di caldo colpiscono l’Artico, gli incendi divorano i boschi della Siberia e i ghiacciai si ritirano sui fiordi della Groenlandia e sulle vette alpine.
La Groenlandia, l’isola più grande del mondo, è un territorio danese semiautonomo tra l’Atlantico e l’oceano Artico, la cui superficie è ricoperta di ghiaccio all’82%. L’area della calotta di ghiaccio della Groenlandia che sta mostrando segni di fusione è cresciuta di giorno in giorno e ha raggiunto un record del 56,5% nei giorni scorsi, ha spiegato Ruth Mottram, climatologa dell’Istituto Meteorologico Danese. L’esperta afferma che si prevede che si estenda e raggiunga un nuovo picco prima che temperature più fredde siano in grado di rallentare il ritmo della fusione.
Oltre 10 miliardi di tonnellate di ghiaccio sono andate perse negli oceani a causa della fusione superficiale solo nella sola giornata di mercoledì 31 luglio, creando una perdita netta di ghiaccio di circa 197 miliardi di tonnellate dalla Groenlandia nel mese di luglio, ha spiegato l’esperta.