Spazio: la Cina “vola” verso un futuro sostenibile

Sviluppata tecnologia che potrebbe portare la Cina verso la realizzazione di vettori riutilizzabili
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Il razzo cinese Lunga Marcia 2C ha testato con successo una componente che permetterà di ridurre al minimo i rischi per le aree popolate dovuti allo smaltimento del primo stadio del lanciatore.

Si tratta – spiega Global Science – di ‘pinne direzionali’, una sorta di ali pieghevoli posizionate sulla parte centrale del vettore, in grado di controllare il rientro in atmosfera dei booster in caduta e indirizzare l’atterraggio in aree prestabilite. Una tecnologia che potrebbe portare la Cina verso la realizzazione di vettori riutilizzabili.

Il lancio di prova del Lunga Marcia 2C è avvenuto il 25 luglio da Xichang. A bordo tre satelliti Yogan 30 delle forze armate della Repubblica Popolare Cinese che il lanciatore ha messo correttamente in orbita a circa 600 chilometri di altitudine. Secondo quanto dichiarato dalla China Aerospace Science and Technology Corporation (Casc), azienda a capo dei programmi spaziali cinesi, questa componente non solo ridurrà i rischi ma anche i costi e le difficoltà legati alle procedure di evacuazione delle aree popolate.

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