L’influenza 2019-2020 “colpirà 6 milioni di italiani, altri 8 milioni contrarranno virus ‘cugini'”

A 6 milioni di soggetti, colpiti "da vera influenza, vanno poi aggiunti altri 8 milioni che contrarranno virus simil-influenzali"
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La stagione influenzale in arrivo non sembra essere pesantissima, con un numero di casi leggermente sotto la media,” spiega il virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’università Statale di Milano, durante l’incontro annuale promosso da Assosalute. “Ci aspettiamo di avere circa 6 milioni di influenzati, con un’incidenza lievemente inferiore rispetto agli scorsi anni. A questi 6 milioni, che saranno colpiti da vera influenza, vanno poi aggiunti altri 8 milioni che contrarranno virus simil-influenzali“.
Si sono diffuse due nuove varianti dei virus H3N2 e H1N1 – precisa Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs ortopedico Galeazzi di Milano – le quali, oltre ad avere una maggior capacità diffusiva, sono responsabili di forme influenzali che, soprattutto l’H1N1 nei bambini piccoli e l’H3N2 nei soggetti anziani e fragili, possono provocare maggiori severità e un più alto rischio di complicanze“. Oltre a questi virus, “saranno presenti anche il B/Colorado e l’A/Kansas che sono varianti già conosciute dalle precedenti stagioni“.

Lo specialista ricorda che l’influenza si distingue da tutte le altre forme parainfluenzali per la presenza di tre caratteristiche: insorgenza brusca della febbre oltre i 38°C; presenza di almeno un sintomo sistemico (dolori muscolari/articolari); presenza di un sintomo respiratorio (tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale, mal di gola).
L’esperto raccomanda di “non fare autoprescrizione con gli antibiotici, utilizzandoli solo ed esclusivamente dietro prescrizione medica“. Per difendersi “è importante evitare gli sbalzi termici e riposare molto“, ed è “fondamentale assumere comportamenti di responsabilità sociale ed evitare il più possibile di contagiare altre persone“. Il vaccino,  conclude Pregliasco, resta il modo migliore per proteggersi.

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