La ristrutturazione dell’ottocentesco Asilo «Umberto I» di Melzo, finanziata (1,8 milioni) da Tangenziale Esterna SpA, ha trasformato l’istituto in una Scuola per l’Infanzia a consumo così prossimo allo zero da meritare l’erogazione di un contributo di quasi mezzo milione da parte del Gestore Servizi Energetici.
L’incentivo, inserito dalla Giunta nel previsionale 2019, è stato consegnato oggi al Comune durante un evento svoltosi, in coincidenza con lo sciopero contro i cambiamenti climatici, presso la Materna e culminato nell’apposizione di una targa che definisce l’intervento «eccellenza» da prendere a esempio nel recupero di edifici storici.
La qualità di lavori e impianti aveva convinto GSE, peraltro in netto anticipo rispetto alla convocazione dei due Friday of Future già dipanatisi, a individuare nell’istituto un’opera-manifesto delle modalità di riconversione a basso impatto che consentono agli Enti Pubblici e ai privati di accedere ai benefici economici stanziati dallo Stato.
Non a caso, quindi, diversi amministratori locali e cittadini si sono premurati di convergere a Melzo da differenti centri dell’Area Metropolitana per assistere alla cerimonia con l’obiettivo dichiarato di mettere a fuoco il tema delle agevolazioni grazie alle informazioni fornite, a mezzo PowerPoint, dai rappresentanti del Gestore.
I tecnici non si sono limitati, comunque, a spiegare le buone pratiche da seguire per usufruire dei fondi ma, allo scopo di rendere plastiche le nozioni teoriche richiamate, hanno illustrato la sezione del sito dedicata all’ammodernamento dell’immobile.
Nell’ottica di divulgare su base territoriale il Conto Termico, ossia lo strumento che determina il diritto di godere o meno dei contributi, il personale del Gestore ha persuaso, inoltre, il sindaco Antonio Fusè e l’assessore alle Infrastrutture Franco Guzzetti a registrare video-interviste incardinate sull’esperienza maturata.
L’iniziativa ha permesso, accidentalmente in concomitanza con la serrata avverso il mutamento delle temperature e a un anno dalla riapertura dell’Asilo, di riaccendere i riflettori su quest’intervento di compensazione assicurato dalla Concessionaria di A58-TEEM (33 chilometri da Agrate a Melegnano raccordati con A4, A35 e A1).
Il 13 settembre 2018, data di ripresa delle lezioni nel plesso, l’attenzione dei media s’era concentrata, più che sulla qualità ambientale della ristrutturazione, sui tablet Apple a disposizione dei 150 allievi: i nativi digitali, figli e nipoti delle generazioni di ex bambini avvicendatesi, dagli albori del ‘900, tra i banchi dell’«Umberto I».
La sperimentazione di una didattica d’avanguardia nella scuola voluta, alla fine del XIX Secolo, dal primo cittadino Luigi Invernizzi e gestita, per decenni, da una congregazione di carità apprezzata per l’impegno profuso da suore e volontari laici, era apparsa, insomma, argomento più stimolante dell’Edificio a Energia Quasi Zero.
Anche perché, una settimana prima che la campanella tornasse a squillare nella Materna, era suonata quella riservata ai 500 iscritti alla nuova Primaria «Giuseppe Ungaretti», l’istituto omologato 4.0 realizzato, a forma di astronave, negli spazi dell’ex Stadio Vistarini in virtù dei 6,4 milioni garantiti da Tangenziale Esterna SpA.
Eppure il recupero dell’Asilo, pianificato con la Sovrintendenza, progettato dal Comune ed eseguito da imprese selezionate dalla Giunta, avrebbe meritato, già all’inaugurazione, un focus di matrice energetica poiché comprendeva non soltanto il risanamento dello stabile ma pure l’attivazione del riscaldamento geotermico.