Una 25enne di New York ha avuto una reazione allergica ad un antidolorifico topico contenente benzocaina, sviluppando metemoglobinemia, ossia un disturbo per il quale il ferro modifica il colore del sangue non legandosi più all’ossigeno. Il sangue della giovane è diventato blu scuro dopo aver ingerito quasi un intero flacone di un farmaco da banco per il mal di denti.
La donna ha preso il farmaco prima di coricarsi e al suo risveglio, la mattina successiva, ha accusato debolezza, affanno e malessere generale. A quel punto si è resa conto di avere pelle e unghie con strane sfumature blu. Arrivata al pronto soccorso, dove le sono state prestate le prime cure, i medici le hanno spiegato che l’organismo aveva ‘fame di ossigeno’, ma ciò a cui si sono trovati di fronte ha stupito anche loro: dopo aver prelevato il sangue da un’arteria si sono resi conto che era completamente blu scuro.
Le analisi effettuate dai sanitari hanno rilevato un livello di ossigeno nel sangue di appena il 67%, invece del consueto 95-100%. Livelli di ossigeno nel sangue estremamente bassi (ipossiemia) possono diventare causa di morte o danni permanenti al cervello. I medici del Miriam Hospital nel Rhode Island hanno raccontato la storia nel New England Journal of Medicine. Il dottor Otis Warren, che ha preso in cura la donna, ha immediatamente riconosciuto la metaemoglobinemia perché già in passato si era occupato di un caso simile: aveva curato un paziente al quale un antibiotico aveva causato reazione avversa.
La paziente è stata dunque curata con un farmaco noto come blu di metilene, che aiuta a pompare l’ossigeno nel sangue in tutto il corpo. Sono bastati pochi minuti perché si riprendesse.
La FDA (Food and Drug Administration) ha dichiarato di aver riscontrato 319 casi di metaemoglobinemia causata da farmaci contenenti benzocaina, di cui tre che hanno causato la morte del paziente. Anestetici come benzocaina, alcuni antibiotici e nitriti, spesso aggiunti alle carni lavorate per mantenerle fresche, possono causare il disturbo.